“Lullaby” è forse il singolo più amato dei The Cure. Pubblicato il 10 aprile del 1989 (ieri quindi) all’interno dell’album Disintegration, il singolo dalle tinte inquietanti e horror, scala le classifiche di mezzo mondo, mentre il videoclip del brano si aggiudica il British Video of the Year ai Brit Awards del 1990.
Se la musica è notevole, il testo della canzone è particolarmente significativo: tuttavia, la sua interpretazione non è immediata e ad oggi ha goduto di diverse spiegazioni che spaziano dagli incubi fino agli abusi. La canzone in ogni caso, ruota attorno alla vita di Robert Smith, cantante della band, oltre che di un mostro che solo l’autore poteva o doveva affrontare. Il brano è una rappresentazione in musica degli incubi di Robert Smith, in particolare della sua fobia verso i ragni.
L’ispirazione gli venne dai suoi ricordi d’infanzia ripensando alla terrificante canzoncina che suo padre gli recitava quando non riusciva a dormire. «Mio padre– racconta Smith – ne tirava fuori sempre una. Avevano tutte un finale orribile. Erano cose del tipo “Dormi adesso, bel bambino o non ti sveglierai mai più…”».
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