Pasqua fa in venire in mente tante tradizioni, dalle gite a Pasquetta, alle grigliate con gli amici ma ci fu un momento verso fine anni 90 che stavamo nel boom di un tipo di collezionismo: le schede telefoniche.
Le schede telefoniche hanno avuto in Italia negli anni Novanta un boom collezionistico, che ha poi seguito una parabola discendente a causa della sempre maggiore diffusione dei telefoni cellulari, il cui utilizzo si è progressivamente sostituito alle schede telefoniche nelle abitudini degli italiani.
Inizialmente, la scheda telefonica ospitava sul suo recto immagini quasi esclusivamente riferite alla SIP, alla sua attività e ai vari servizi che offriva. Restano famose (soprattutto per la loro tiratura e diffusione) le serie “Compagna di tutti i giorni” che reclamizzava l’utilizzo della carta di credito telefonica (una carta che consentiva di telefonare dai telefoni pubblici addebitando le chiamate sulla bolletta di casa), oppure “Fasce orarie” o “R2 avviso di chiamata”. Poi ci fu la serie dei benzinai, tipo la famosa Tigre della Esso e di Italia 90. A volte anche minime variazioni tra le varie emissioni sono oggi determinanti per il loro valore collezionistico, in quanto queste schede della prima tipologia possono sembrare ad uno sguardo superficiale tutte uguali e come tali venire trattate.
La seconda grande serie che oggi attrae i collezionisti è quella delle trottoletramite la quale, con una grafica semplice ma accattivante, SIP informava che era possibile per tutti acquistare il recto delle schede per apporvi della pubblicità. Questa serie, tirata in milioni di esemplari, è a tutt’oggi difficile da possedere nella sua completezza proprio per l’elevato numero di varianti che ne furono prodotte (nella valutazione entrano in gioco il valore facciale, il colore e la forma della trottola, il colore di sfondo, la frase pubblicitaria apposta). Lo slogan comune a tutte era Se ti gira di….
Le prime schede illustrate sono le cosiddette turistiche, prodotte dalla Technicard System, che raffiguravano le bellezze architettoniche e artistiche di ogni regione d’Italia le cui immagini erano state scelte direttamente dai vari Assessorati al Turismo. Da qui in poi prese l’avvio la diffusione capillare delle schede e crebbe anche l’interesse commerciale per le stesse. A seconda dei contratti stipulati venivano emesse schede in tiratura più o meno consistente che spesso entravano subito nel mercato dei collezionisti, che iniziava a prendere corpo.
Fra le schede da collezione più rare, si ricorda quella raffigurante la Torre di Pisa facente parte della serie turistiche, che veniva valutata attorno ai 2 milioni di lire ed ora intorno ai 3.000 euro ma di queste ne esistono poche copie.Schede telefoniche da collezione furono emesse anche per celebrare i mondiali di calcio di Italia ’90, il centenario della nascita del cinema e le Olimpiadi di Atlanta 1996.
Dal 1994 Telecom Italia redige e pubblica un catalogo annuale contenente tutte le serie di schede emesse.
Ci fu invece una serie molto commerciale che però ricordiamo tutti. Quelle delle uova di Pasqua divisa in 3 colori.
Rossa per 5000 lire
Gialla per 10000 lire
Verde per 15000 lire.
Se unite queste si intersecavano a vicenda creando un mosaico
Nel 2009 Telecom Italia decide di chiudere il servizio collezionismo senza alcun preavviso.
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