In questo periodo di quarantena sono stati riproposti molti film di Tomas Milian e andando a cercare in rete, abbiamo ritrovato una vecchia intervista di lui con Baudo per presentare il suo film Delitto In Formula 1 del 1984.
Un umilissimo Tomas Milian raccontò molte cose del suo carattere, ma la cosa che destò molto stupore, sopratutto ora che non c’è più, è che in realtà lui era una persona molto timida, era molto emozionato mentre rispondeva.
Le sue prime frasi furono:
“Io sono una persona molto timida, ho delle difficoltà ad apparire in televisione, qui non sono nel personaggio del Monnezza, faccio l’attore per essere quella persona che non sono io. Non so le domande che mi farai. Qui davanti la televisione ci sono 56 milioni di persone che possono vedermi contro uno e si rischia”
Poi l’attore raccontò alcune parti della sua carriera partendo dagli inizi, dai suoi genitori. Dall’essere imbianchino a fare teatro, poi l’actor studios fino al cinema italiano. Partendo dal Monnezza:
“Io non sono un ruffiano, amo il vostro popolo. Avevo sentito questo doppiatore Ferruccio Amendola che era spettacolare, non aveva i toni accademici e volevo che il personaggio fosse romano e pieno di sentimento. Mi accusano di dire parolacce, dipende chi la dice e come la dice, non le dico per offendere ma solo per far vedere che er monnezza era uno che parlava come mangiava.”
Ecco l’intervista:
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