Sono passati quasi 45 anni dall’uscita di Superman, il primo amatissimo lungometraggio che ha portato sul grande schermo il noto personaggio dei fumetti. Con questa pellicola siamo tutti caduti in balia della bellezza (sia interiore che esteriore) di Christopher Reeve, abbiamo visto Marlon Brando nell’anomala veste di padre, Jor-El, sognato con Margot Kidder e la sua Lois Lane e riso del folle piano del Lex Luthor di Gene Hackman

Ecco dunque che nel nostro consueto approfondimento settimanale abbiamo voluto mettere in primo piano questo titolo, scoprendo alcuni interessanti aneddoti e curiosità che abbiamo il piacere di riportarvi.

I provini per Superman

Prima ancora che il film trovasse il suo regista, i produttori stavano cercando un attore noto per il ruolo di Superman: Robert Redford e Burt Reynolds furono avvicinati per la parte, mentre Sylvester Stallone si offrì spontaneamente di interpretare il personaggio, non ottenendo, però, alcuna risposta dalla produzione; Paul Newman venne preso in considerazione sia per Superman, Lex Luthor o Jor-El, ma rifiutò tutte e tre le parti nonostante la produzione gli avesse offerto una cifra considerevole.

Quando la regia venne affidata a Richard Donner, le cose cambiarono: quest’ultimo volle puntare su un attore sconosciuto per il ruolo di Superman, e provinò circa 200 attori prima di scegliere definitivamente Christopher Reeve. Reeve fece fin da subito un’ottima impressione, ispirava calma e maturità, ma venne scartato poiché ritenuto troppo giovane e magro; Donner proseguì gli estenuanti provini ma poi si arrese e decise di ricontattare Reeve nel febbraio 1977 affidandogli la parte.

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Il maglione ingannevole e l’allenamento con Darth Vader

In un contenuto speciale presente nel Blu-ray, Christopher Reeve ha rivelato un simpatico aneddoto sul suo provino: durante l’audizione indossò un grosso maglione blu perché voleva sembrare più robusto e forte. Pensava di essere stato un po’ pigro e di non essersi concentrato sui muscoli, dunque cercò nel suo armadio l’indumento che gli potesse dare l’aspetto più da ‘macho’ possibile. Nonostante i registi e i produttori si accorsero che il suo fisico era un po’ troppo esile, decisero di affidargli lo stesso la parte, con l’idea di fargli indossare un costume imbottito. Quest’idea non piacque a Reeve, il quale, determinato com’era, decise di sottoporsi ad un intenso allenamento per ottenere un’adeguata forma fisica. Dai 77 kg iniziali passò a circa 95 kg. Il suo fisico cambiò molto durante le riprese, a tal punto che le scene già girate dovettero essere rifatte perché le sue fattezze non combaciavano con le ultime scene!

“Quando iniziai ero un ‘fagiolino’. E Superman non poteva esserlo. Ho cominciato l’allenamento mangiando 4 volte al giorno. Seguivo una dieta proteica, mangiavo carne, vitamine, niente steroidi o roba del genere. L’allenamento cominciava dall’esterno ma virava verso l’interno. Più diventavo forte, più migliorava il mio atteggiamento mentale nei confronti della parte.”

Pensate che l’allenatore personale di Christopher Reeve fu David Prows, l’interprete (solo fisico, non vocale) del temibile Darth Vader nella saga di Guerre Stellari!

 

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Le scene di volo salvate da Reeve

I primi screen test eseguiti in pre produzione per far volare Superman avevano ottenuto risultati disastrosi. I produttori non riuscivano a capire come migliorarli fino a quando Christopher Reeve non provò la sua prima scena in volo: essendo un esperto pilota di alianti, Reeve aveva parecchia familiarità con l’aerodinamica, dunque era lui a dare le direzioni e il timing dei movimenti di Superman. Grazie alle sue indicazioni le scene sono sembrate molto più realistiche.