La miniserie televisiva diretta da Sergio Sollima “Sandokan” è universalmente riconosciuta come uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana: venne trasmesso in 6 episodi dal 6 gennaio all’8 febbraio del 1976 sulla Rete 1 (l’attuale Rai 1), riscuotendo un grandissimo successo di pubblico.
Quasi 45 anni fa, dunque, gli occhi di Kabir Bedi bucavano per la prima volta lo schermo delle televisioni italiane con uno dei personaggi che più di tutti hanno segnato la sua carriera, facendolo diventare una vera star.
L’interprete del celebre Pirata della Malesia era un giovane indiano di religione Sikh che fu scoperto a Mumbai nel 1974, dopo essersi presentato ai provini per interpretare Tremal-Naik. In un’intervista, Bedi, che oggi ha 74 anni, ha raccontato come ottenne la parte:
«Mi esaminarono e mi dissero che forse sarei andato bene per il ruolo del pirata del diciannovesimo secolo immaginato da Emilio Salgari, ma che per una decisione definitiva mi sarei dovuto presentare, a mie spese, ad un casting a Roma. Decisi di tentare la sorte e il provino andò bene, tanto che subito mi pagarono l’albergo e cominciarono a tenermi in grande considerazione.»
“All’epoca il libro di Salgari non era tradotto in inglese. Lo dovetti leggere in italiano e ogni due minuti chiedevo spiegazioni. Forse è stata quella stessa fatica nella lettura, quello sforzo, che mi hanno fatto entrare subito nel personaggio. Arrivai pagandomi le spese del viaggio, feci il casting e venni scelto per la parte”.
Sullo straordinario successo che la serie ebbe nel nostro paese, l’attore ha detto:
“Forse perché arrivò in un momento molto buio per l’Italia. Erano anni di attentati, di omicidi. La sera ci si metteva davanti alla televisione, si aveva voglia di svago, si voleva viaggiare in terre esotiche. Ricordo le migliaia di lettere che ricevevamo, le persone che si assiepavano davanti all’albergo di via Veneto, dove alloggiavamo.”
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