1980. Immaginatevi un’angusta casupola nello Berkshire, in Inghilterra e Kate Winslet a 5 anni seduta sulla tazza del bagno che capisce la sua vera vocazione. È così che l’attrice premio Oscar ha pensato per la prima volta a cosa volesse fare da grande, chiusa nella toilette ascoltando la sua famiglia litigare nelle altre stanze.
Ero seduta sulla tazza. Dico davvero. Potevo sentire tutti i rumori delle altre stanze – racconta la Winlset in una lunga intervista a The Hollywood Reporter. – In casa eravamo 6, i miei genitori più io e i miei 3 fratelli e sorelle. L’abitazione era piccola, i miei non avevano molti soldi e le pareti erano sottilissime. Ogni qualvolta che nasceva una discussione si sentiva tutto. Quindi ero lì, seduta al bagno, ascoltando quello che succedeva. Mia madre stava urlando contro mia sorella per delle scarpe. Allora mi trovai a pensare “Wow, se ci fosse una di quelle grandi telecamere a riprendere, sembrerebbe proprio che mia madre stesse recitando, ma in realtà non è così, è proprio lei”. Allora capii: “Aah. Dunque recitare significa essere se stessi. Mi piace, voglio farlo. Ecco cosa diventerò da grande”.
L‘aspirazione della Winslet non fu subito delle più alte. Volle prima cimentarsi con il teatro, senza sognare una grande fama inizialmente.
Non ho mai avuto la grande ambizione di pensare “Dovrò apparire sul grande schermo, questo è il mio piano”. Mio padre era attore, mia madre no, ma aveva entrambi i genitori che lo erano, più altri due fratelli. Io guardavo queste persone essere felici, interpretando personaggi diversi nel corso della vita. Non parlavano di soldi, anche perché non ne avevamo tanti. Quindi non fui mossa da quello. Pensai piuttosto “Ora mi metto a fare teatro, poi se sono fortunata mi prendono a fare qualche episodio e qualcosa del genere”.
La carriera della Winslet nel mondo del cinema cominciò difatti un po’ più in là, quando a 18 anni venne scelta da Peter Jackson tra 175 attrici per il ruolo da protagonista nel film Creature del cielo. Poi le cose cominciarono a ingigantirsi grazie alla sua interpretazione di Marianne Dashwood nel film del 1995 diretto da Ang Lee, Ragione e sentimento, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Jane Austen, in cui recita con Emma Thompson, Alan Rickman e Hugh Grant. Per questo ruolo, a 20 anni, riceve la sua prima candidatura agli Oscar come Migliore attrice non protagonista. Due anni dopo, arrivò Titanic, e il resto lo sappiamo.
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