In un’intervista al settimanale Oggi, l’attore comico ha ricordato quei terribili momenti vissuti nei mesi scorsi, quando gli arrivò la diagnosi di positività al Covid-19. Essendo all’inizio della pandemia molte informazioni ancora non si sapevano.
Paura di morire? Un po’ sì. Non sono un ipocondriaco, è che si tratta di una malattia ancora misteriosa e letale. Mi turbava parecchio la raccomandazione di stare attentissimo ai problemi respiratori: se li avessi avuti, allora il virus stava vincendo… Per fortuna qui brutti sintomi non sono mai arrivati”
Poi la preoccupazione per il figlio
“L’ansia più grande era per mio figlio, tredicenne. Anche mia moglie ha preso il virus. Avevamo il terrore di aggravarci e finire in ospedale. Cosa ne sarebbe stato di Emanuele?”
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