Il mondo dello spettacolo è pieno di storie avvolte dal mistero, complotti e teorie. La morte di Tupac Shakur è una di quelle.
Considerato uno dei migliori e più influenti rapper di sempre, 2Pac viene ufficialmente dichiarato morto il 13 settembre 1996, dopo 6 giorni di ricovero in seguito a una sparatoria che lo vide coinvolto a Las Vegas. La vicenda della sua morte presenta ancora oggi – a distanza di 24 anni – numerosi punti interrogativi, soprattutto sul mandante, anche se il nome dell’assassino è stato appurato essere Orlando Anderson. Si trattò di un banale regolamento di conti tra gang rivali o di un omicidio politico? The Notorious B.I.G. e Puff Daddy c’entrarono davvero qualcosa? E l’amico Suge Knight, presente accanto a lui in macchina ma rimasto illeso? Secondo alcune ipotesi più estreme Tupac sarebbe ancora vivo e avrebbe architettato la sua finta morte. Insomma, di tutto e di più. Ripercorriamo ciò che successe la notte fra il 7 e l’8 settembre 1996.
L’attentato
Tupac si trovava all’MGM Grand Las Vegas per assistere ad un incontro di boxe fra Mike Tyson e Bruce Seldon assieme all’amico Suge Knight. Poco dopo l’incontro, nella hall dell’edificio, si creò una maxi rissa: TuPac si scagliò, insieme ai suoi amici e guardie del corpo, contro Orlando Anderson, membro della temuta gang rivale dei Crips di Compton, che proprio tempo prima aveva derubato un membro dell’entourage della Death Row. L’aggressione, interamente ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell’hotel, si concluse con la fuga di Tupac a bordo della BMW E38 dell’amico Suge Knight con al seguito molte macchine, che facevano parte di un corposo convoglio.
Il gruppo decise di dirigersi vero un club di loro conoscenza, ma sulla strada vennero raggiunti da una Cadillac con a bordo un imprecisato numero di occupanti che si accostò sul lato destro; da essa partirono 12 colpi contro Tupac in rapida successione, quattro dei quali lo colpirono e uno gli perforò un polmone. Suge Knight, invece, fu raggiunto solo da frammenti di proiettile e solo uno di essi lo ferì abbastanza seriamente. Tupac venne portato di corsa all’ospedale, dove subì diverse operazioni. Dopo 6 giorni di ricovero, morì a causa di insufficienza respiratoria e arresto cardiorespiratorio; il suo corpo fu cremato.
L’indiziato n° 1
A causa di depistaggi, errori nelle indagini ed episodi di corruzione, passerà diverso tempo prima che venga provato il coinvolgimento di Anderson nell’omicidio di Tupac. Il caso sarebbe finito in tribunale a settembre 1998, ma l’avvenuto decesso dell’unico imputato impedì che ciò avvenisse. Infatti Anderson venne ucciso il 29 maggio 1998, sempre in una sparatoria di gruppo.
Ancora oggi persistono diverse teorie che spiegano la morte “fittizia” del rapper, solo per scappare dalla vita musicale. Tra queste c’è quella che afferma che TuPac Shakur sia ancora vivo e abiti in Malesia. Ma questa rimane una leggenda, come lui.
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