Il caso di Luis Suárez e del suo ‘esame farsa’ per ottenere la cittadinanza italiana sta facendo molto parlare di sé nelle ultime ore. In procinto di passare dal Barcellona alla Juventus, il calciatore uruguaiano si è dovuto sottoporre ad un esame di lingua italiana presso l’università per Stranieri di Perugia per ottenere un passaporto che non sarebbe arrivato prima di ottobre. In seguito a delle intercettazioni della guardia di finanza, si è scoperto che l’esame è stato ‘falsato’ e il giocatore promosso nonostante uno scarso livello di italiano.
A commentare il grave episodio ci si è messo anche l’attore Alessandro Gassmann, che ha espresso dapprima il suo parere con un tweet e poi in una breve intervista su Repubblica.
Quando leggo, in un paese dove chi nasce da genitori stranieri ,che pagano le tasse,non può avere la cittadinanza, che “purtroppo” ,un calciatore sudamericano non riuscirà ad avere il passaporto italiano prima di ottobre, un leggero senso di schifo mi sopraggiunge.
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) September 16, 2020
Gassmann ha poi aggiunto a Repubblica:
“Qui non si tratta di tifo, ma di diritti. Chi vive nel nostro Paese da anni, regolarmente, pagando le tasse, ha diritto di richiedere la nazionalità italiana per i propri figli nati qui. Non penso quindi che sia sbagliato dare la nazionalità italiana a un campione di calcio, se di origini italiane o sposato con un’italiana, ma che gli stessi diritti dovrebbero essere dati a chi, con il lavoro, si è guadagnato onestamente un posto nella nostra società.”
Siete d’accordo con le parole dell’attore?
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