La figlia di Bruce Lee, Shannon, nel corso di un’intervista a South China Morning Post, ha parlato di nuovo di “C’era una volta a Hollywood” di Quentin Tarantino criticando il regista per aver come ha scelto di rappresentare il padre.
Le parole di Shannon Lee:
“No, mio padre non era così. Era pieno di passione, determinato… Talvolta poteva reagire male, ma non andava in giro istigando le persone a combattere. Di sicuro non quando non era più un teenager“.
La figlia di Bruce Lee prosegue, manifestando delusione per la risposta del regista americano Quentin Tarantino:
“Ho provato ad avvicinarmi alla questione in maniera più tranquilla, misurata, pacata e diretta, e sono rimasta realmente delusa nel vedere la risposta di Quentin Tarantino che ha continuato a dire ‘Oh, Bruce Lee era arrogante, era un cog***ne’, e continuare a citare scorrettamente il libro di mia madre in sua difesa. Ho pensato realmente che fosse da irresponsabile quello che ha fatto e quella rappresentazione”.
E poi continua:
“Ci sono tantissimi altri modi in cui rappresentare il personaggio di Bruce Lee che avrebbero mantenuto gli stessi elementi della trama senza trattare Bruce Lee nel modo in cui la Hollywood bianca ha trattato mio padre quando era ancora vivo“.
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