L’attore Patrick Duffy, interprete del ruolo di Bobby Ewing in Dallas, in un’intervista su Chi, ricorda la popolare serie degli anni ’80:
“A decenni di distanza la popolarità di quello show continua a crescere così come il mio apprezzamento per essere stato Bobby: tutto quello che mi è accaduto dal 1978 a oggi ha le sue radici in Dallas”.
E poi continua:
“Quando è iniziata la serie ero già marito e padre, e poco dopo è nato il nostro secondo figlio, così io e mia moglie Carlyn abbiamo sempre fatto una vita tranquilla. Abbiamo vissuto per 25 anni nella stessa casa. Ho comprato un’auto nuova nel 1980 solo perché quella vecchia non andava più, e quella che guido oggi ha 14 anni. Apprezzo le cose belle, ma quando scelgo qualcosa voglio che duri”.
E a proposito del suo personaggio Bobby, l’attore rivela:
“Quando qualcuno mi chiama Bobby per me è un complimento! Mi piaceva interpretare il bravo ragazzo, e credo che gli sceneggiatori di Dallas con il tempo abbiano dato a Bobby certe mie caratteristiche. Gentilezza, empatia, compassione, fanno parte di me. E sul lavoro funzionano meglio di rabbia, prepotenza e egoismo”.
E parlando di J.R., il “bad boy” della serie, interpretato dall’attore Larry Hagman, dichiara:
“Molti presumono che fare il cattivo sia più divertente e a volte è vero. Ma sotto molti aspetti fare il buono è la vera sfida: è difficile calibrare i gesti quando hai la responsabilità di apparire sempre giusto, assennato, e farti amare da tutti”.
E poi aggiunge:
“J.R. e Larry Hagman avevano un grande seguito femminile. La vera differenza è che molte donne amano tipi come J.R. per il brivido del pericolo, mentre le madri vogliono per le loro figlie un tipo come Bobby”.
Fonte: Chi
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