Uno dei personaggi più iconici della saga di Fantozzi, che tanto ci fa ridere ogni volta con la scena delle polpette. Ma andiamo con ordine: in Fantozzi contro Tutti (il terzo film della saga) Fantozzi, che aveva promesso alla moglie Pina di perdere almeno 5 kg, decide di farsi ricoverare nella clinica del “dimagrimento alternativo“, il cui direttore è il severissimo dietologo tedesco professor Birkenmaier. Costui impone una dieta che consiste in 20 giorni di digiuno totale in cella e, dopo 6 giorni, con la scusa che per fare una buona cura dimagrante occorre una grande forza di volontà, lo obbliga ad assistere alla sua cena luculliana senza consentirgli di toccare cibo: vinto dalla fame, il protagonista non resiste alla tentazione, e agguanta di nascosto alcune delle mitiche e deliziose “polpette di Bavària” riuscendo a mangiarne qualcuna, ma il professore lo controlla continuamente, e alla fine lo scopre mentre mastica. Fantozzi riceve quindi dai forzuti infermieri un’inquietante punizione corporale: sarà frustato fino a quando non sarà più in grado di reggersi in piedi.
Ma chi è il famoso professor Birkenmaier?
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Si trattava di Silvano Spadaccino, nato a Foggia del 1933, che oltre che essere uno spietato dietologo dell’immaginario comune, è stato un artista poliedrico attivo fra gli anni ’60 del secolo scorso e i primi 2000: dal teatro sperimentale di Carmelo Bene e Paolo Poli alla composizione musicale, fra colonne sonore stridenti di metallico noise, canti popolari, fino al cinema nelle vesti di attore/caratterista (in seguito al contatto con Paolo Villaggio), molte sono le arti che non sfuggono alla sua operosità.
Stando soltanto a quanto emerge dalle opere prodotte, gran parte delle sue energie furono dedicate sin dagli anni ’60 al genere folk, in omaggio a tutte le regioni d’Italia tramite l’esecuzione di canti popolari, con i suoi gruppi Gli amici del vento e I cantastorie di Silvano Spadaccino, progetti che nelle prime formazioni includevano anche Anna Casalino, sua congiunta, attrice e cantante.
Alla fine degli anni sessanta ad esempio andò in una lunga tournée con la compagnia di Domenico Modugno, con lo spettacolo Liolà di Luigi Pirandello; per Modugno scriverà anche alcune canzoni, tra cui Dove, come e quando (con il testo di Mario Castellacci, incisa nell’album Domenico Modugno del 1970).
Ha lavorato per circa 15 anni come attore nella compagnia di Enrico Maria Salerno. Il suo ultimo intervento in teatro è stato ancora con Paolo Villaggio in Delirio di un povero vecchio del 2000. Il Canzoniere della musica popolare italiana è un progetto inedito nato dopo lo scioglimento del suo (ex) gruppo “I Cantastorie”. Spadaccino ha raccolto più di 3000 canti popolari italiani, di cui quasi 1800 sono stati da lui incisi nel tempo, presso il suo studio, fino al 2003 circa.
Spadaccino si ritira a Monterotondo, in provincia di Roma, dove si spense il 29 dicembre del 2010.
Un’ultima curiosità per tutti i fan della saga Fantozziana: In Fantozzi alla riscossa ha prestato la voce a Pierfrancesco Villaggio, figlio di Paolo, nel ruolo dell’hooligan inglese.
Vi lasciamo qui un pezzo suonato e cantato da Silvano:
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