Nel 2012, nel pieno del suo più grande successo critico arrivato con Argo (vincitore di 3 premi Oscar, 2 BAFTA e due Golden Globe), Ben Affleck fece una scelta inaspettata per molti: accettò il ruolo di Batman nel nuovo cinecomic della DC, Batman v Superman: Dawn of Justice che sarebbe uscito poi quattro anni dopo, nel 2016. Il suo cammino nei panni dell’Uomo Pipistrello è stato tutt’altro che positivo: dopo il fiasco del primo film a livello di critica, arrivarono forti giudizi negativi anche per Justice League. Un periodo molto brutto per l’attore californiano, che, tra i vari problemi d’alcolismo, dovette affrontare anche la fine del suo matrimonio con Jennifer Garner, con la quale ha tre figli.
In una recente intervista all’Hollywood Reporter, Affleck è tornato a parlare di quella decisione, spiegando quali sono state le ragioni che lo hanno portato a vestire i panni dell’Uomo Pipistrello:
“Ho scelto di fare Batman perché volevo farlo per i miei figli” – spiega Affleck, che di recente ha accettato di rindossare il Batsuit un’altra volta nel film The Flash in arrivo nel 2022. – “Volevo fare qualcosa che che potesse piacere anche a mio figlio. Voglio dire, i miei figli non hanno visto Argo”. E continua: “Zack [Snyder] voleva fare una versione del Cavaliere Oscuro di Frank Miller, che è una versione davvero buona. Purtroppo, ci sono molte ragioni per cui le cose vanno come vanno nel mondo del cinema e solo perché c’è la tua faccia sulla locandina del film, non significa che tu sei in pieno controllo di ciò che accade e anche se così fosse, beh, non è detto che vada comunque tutto per il meglio”. E aggiunge: “Ho indossato il vestito [di Batman] alla festa di compleanno di mio figlio e quel momento è valso ogni momento di sofferenza in Justice League”.
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