Il Film
Parliamo del film di Sergio Corbucci “Il Conte Tacchia”. Protagonista del film è Enrico Montesano che interpreta uno strepitoso Francesco Puricelli. Uscito nel 1982 il film è ambientato nella Roma del 1910, a pochissimi anni dalla Prima Guerra mondiale e alle soglie della guerra di Libia, e il popolano Francesco Puricelli sogna di appartenere alla nobiltà, che però è in forte declino nella Capitale e non ha altro che pochi vessilli di facciata a cui appigliarsi. Puricelli è un umile figlio di falegnami, ed è soprannominato “er Tacchia” per via della sua abitudine di raddrizzare i mobili che hanno i piedi zoppi grazie alle tacchie, o cunei di legno. Il principe Terenzi rappresenta, appunto, questa nobiltà fiera ma ormai decaduta, fino ad uno dei colpi di scena che stravolgono la vita di Francesco: dopo alcune disavventure ed esilaranti peripezie tra le vie della città, il re Vittorio Emanuele III concede a Francesco il titolo di conte. Poco dopo, però, suo padre e il principe Terenzi, molto amici nonostante le origini e il ceto sociale molto diversi, muoiono entrambi di indigestione, e Francesco viene a scoprire che Terenzi gli ha lasciato in eredità le sue proprietà e il suo denaro. Puricelli diventa così a tutti gli effetti il conte Puricelli, ma la nobiltà romana di sangue non perde occasione di disprezzarlo nonostante i sorrisi di facciata, sottolineando le sue umili origini grazie all’appellativo ora dispregiativo (e non più scherzoso) di “conte Tacchia”.
Le curiosità
– il film è liberamente ispirato alla vita del conte Adriano Bennicelli, nobile romano proprietario del Palazzo del Banco di Santo Spirito. Il conte era davvero figlio di una tradizione di commercianti di legno, e per questo si era guadagnato il soprannome dispregiativo di Tacchia; si candidò anche come deputato alle elezioni del 1910, riportando però un risultato scarsissimo.
– La colonna sonora “Nsai che pacchia” è stata composta da Armando Trovajoli, ma il film è stato epurato completamente dalla sua versione originale, piena di turpiloquio e battute più spinte tipiche della commedia popolare italiana.
– Non molti sanno però che il suo ruolo fu prima proposto a Cristian De Sica. L’attore romano rifiutò però la parte considerandola poco adatta alle sue caratteristiche. Decise di recitare in “Sapore di Mare”.
– L’attore che impersona lo zio della Pieroni (lo si vede per la prima volta mentre guarda le foto piccanti al Circolo Araldico) è Luciano Zanussi, uno dei figuranti onnipresenti del cinema italiano dell’epoca.
– Zoe Chauveau è doppiata da Emanuela Rossi.
– Il conte Tacchia è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 23 Dicembre 1982.
– Nella scena finale lo stornellatore è Alvaro Amici.
– Il vero palazzo del conte Bennicelli, di cui i discendenti sono a tutt’oggi proprietari, è il Palazzo del Banco di Santo Spirito.
Commenti recenti