L’attrice Barbara De Rossi, ospite a Verissimo, ricorda i suoi esordi e la reazione del padre di fronte alla sua scelta di fare l’attrice:
“Mio padre aveva una particolare concezione dello spettacolo e non gli piaceva l’idea che io facessi l’attrice. Era un po’ all’antica, ignorando il fatto che c’era un regista importante, Lattuada… Quando poi Marcello Mastroianni chiamò a casa, si convinse, mi accompagnò sul set e non mi ha mollato fino ai 21 anni, era piuttosto vigile”.
E poi continua, ricordando il film “La cicala”, del 1980:
“Quando poi ho interpretato ‘La cicala’, con Virna Lisi e Anthony Franciosa, e c’erano delle scene di nudo nelle cascatelle di Saturnia, sono stati bravi gli elettricisti, i macchinisti e i produttori del film a distrarre mio padre e io sono riuscita a girare queste scene, che poi fecero uno scandalo incredibile, sequestrarono il film, successe il finimondo, con l’unico risultato di rilanciare ancora di più il film…”.
L’attrice poi racconta un brutto episodio vissuto all’età di 11 anni, che l’ha traumatizzata:
“Io tornavo da scuola, abitavo a Rimini, e per tornare a casa dovevo fare un percorso di 300-400 metri. Si avvicinò a me un uomo con la macchina… Ebbi una paura incredibile, perché io cercavo di scappare e lui provava a bloccarmi con la macchina. Quando poi tornai a casa e raccontai tutto a mia madre e a mio padre, per anni fui accompagnata a scuola da un pastore tedesco preso appositamente da mio padre e dai miei fratelli che non mi lasciavano mai. Io ero l’unica femmina della famiglia, ho fatto un’adolescenza terrificante, ero troppo soffocata”.
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