Tra le commedie più amate degli anni ’80 con protagonista Tom Hanks, “Big” occupa sicuramente un posto speciale per tante persone.
Al momento dell’uscita nel 1988, Big fu accolto da un ampio consenso della critica, in particolare per la performance di Hanks. Fu anche un grande successo commerciale, incassando 151 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di produzione di 18 milioni di dollari, e si è rivelato essere fondamentale per la carriera di Hanks (che ottenne anche la sua prima nomination ai premi Oscar come miglior attore).
Diretto da Penny Marshall e scritto da Gary Ross e Anne Spielberg (sorella di Steven), ha come protagonista Tom Hanks nel ruolo di Josh Baskin adulto, un ragazzo che esprime il desiderio di essere “grande” che verrà realizzato magicamente da una macchinetta che riproduce le fattezze del mago Zoltar in un luna park. Nel film appaiono anche Elizabeth Perkins, David Moscow nel ruolo del giovane Josh, John Heard e Robert Loggia.
La scena del “Walking piano”
Una delle scene più memorabili di Big è quella in cui Josh Baskin (Tom Hanks) adulto si imbatte in un pianola gigante nel negozio di New York F.A.O. Schwarz e comincia a suonare il brano “Heart and Soul” saltando sui tasti. A lui si aggiunge, sorprendentemente il suo capo Mr. MacMillan (Robert Loggia), entusiasta del gioco e del The Walking Piano.
Quel ‘gioco’ esisteva in realtà anche prima che venisse utilizzato nel film, ma era troppo corto (solo due metri) e aveva soltanto un’ottava. Uno spazio troppo piccolo per ospitare due attori e per suonare le note della canzone scelta dalla Marshall. Così la regista contattò l’italiano Remo Saraceni per costruire un pianoforte lungo quasi 5 metri, bello largo e con tre ottave. La nuova versione è rimasta a lungo nel negozio ed è diventata una vera e propria attrazione, fin quando, tristemente, nel 2015, F.A.O. Schwarz ha chiuso i battenti. Pensate che dopo il successo del film, Saraceni iniziò a vendere quella pianola per 15.000 dollari.
Tom Hanks e Robert Loggia trascorsero mesi a casa ad allenarsi con degli enormi tasti di cartone. Quando i due si presentarono alle riprese, scoprirono che la produzione aveva ingaggiato delle controfigure. ‘Offesi’ dalla cosa, i due attori si impegnarono a tutti i costi per portare a termine la scena loro stessi, tanto che Loggia avrebbe detto anche agli stuntmen di “farsi un giro”. Alla fine, realizzarono la scena senza controfigure e senza errori.
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