Il film
Il film, con protagonista Kim Rossi Stuart, è una versione italiana di Per vincere domani – The Karate Kid (1984) e diede origine a sua volta a un franchise composto da altri cinque film (di cui solo il primo, Il ragazzo dal kimono d’oro 2, uscito al cinema) e una serie televisiva, il tutto prodotto e diretto da De Angelis. La pellicola è stata distribuita nelle sale italiane a partire dal 3 settembre 1987.
La trama
Per raggiungere in vacanza dopo anni di lontananza il padre – un giornalista in crisi professionale divorziato e stabilitosi nelle Filippine – il quindicenne Anthony partito da Boston arriva in aereo nelle isole. Qui conosciuta al mercato una ragazza, Maria, apprenda che nella cittadina opera indisturbato e temuto Quino, un giovinastro dedito a taglieggiamenti e violenze e scioccamente lo provoca. Successivamente quando Quino manda a fuoco il negozio dei genitori di Maria, Anthony pensa di dover passare a maniere più decise ma viene rapito e massaerato di botte e lasciato svenuto nella foresta. Soccorso dal vecchio Kimura, un maestro karateka da tempo ritiratosi nella meditazione. Anthony, dopo aver appreso da Kimura tutte le tecniche e i segreti delle arti sfida in pubblico Quino e lo batte con il “colpo degli drago”. Poi riparte per gli Stati Uniti con il padre, che ha ritrovato la fiducia in se stesso e con la madre che si e rinconciliata con questi.
L’attore
Il successo per Kim arriva proprio con film: è proprio grazie a questa pellicola infatti che un giovanissimo Rossi Stuart raggiunge la popolarità diventando l’idolo di migliaia di ragazzi (che sognano di diventare dei veri combattenti come lui) e ragazze (che invece desiderano averlo come fidanzato) in tutta Italia. Leale, onesto, temerario e romantico al momento giusto, questi sono gli ingredienti che hanno reso Anthony un tipo davvero tosto, sempre pronto a lottare per la verità e la giustizia, proprio come Kim forse.
Racconta così del film e dei seguiti proprio Kim Rossi Stuart:
“Nel cinema, in qualche caso, proseguire un filone ha avuto e ha un senso. La mia esperienza non è stata moto buona, Il ragazzo dal kimono d’oro era un film carino e con un suo equilibrio. Il due, invece, fu una catastrofe, era meglio non farlo. Sono felice di aver avuto tante opportunità e tanta libertà nella mia carriera. Il mio film più importante sarà sempre il prossimo, ma forse a settant’anni scoprirò che ho dato il meglio in Il ragazzo dal kimono d’oro (ride).”
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