Christopher Lambert è stato intervista da Repubblica.it dove ha avuto modo di raccontare alcuni curiosi aneddoti del passato e sopratutto ha svelato i suoi progetti futuri. L’attore sarà impegnato in due nuove pellicole per Vargo. L’OMBRA DEL LUPO su PRIME VIDEO e a giugno sul set del thriller IT’S NOT OVER. Ecco un piccolo estratto dell’intervista:

Due thriller, venati di horror. Qual è il suo rapporto con il genere e i film di mostri?

“Fin da bambino mi sono piaciuti, anche se mi davano gli incubi, li guardavo, mi facevano paura come pure certe favole di mostri e di fate. Con questo mondo ho avuto un rapporto molto forte, i miei mostri preferiti sono sempre stati Dracula e Frankenstein, due creature che hanno un forte legame con l’immortalità”.

‘It’s not over’ è un film italiano, ma lo girerete in Scozia.

“La sceneggiatura mi è piaciuta subito perché in questo momento in cui siamo tutti chiusi in casa questo thriller mi pare particolarmente azzeccato perché si gioca tutto su due luoghi chiusi. È un film di suspence che racconta proprio come si può fare per uscire da una situazione dalla quale non si vede via di fuga”.

Tra cinema e tv ha fatto un centinaio di film ma per il grande pubblico lei rimane sempre ‘Highlander’. Qual è il suo rapporto oggi con quel personaggio?

“Enorme. Io ho fatto tre film che hanno toccato tre diverse generazioni: Greystoke – la leggenda di Tarzan, Subway Highlander. E poi in Italia c’è Nirvana. Highlander però rimane un film che è passato di generazione in generazione ed è stato rilanciato grazie al film su Freddie Mercury. Ci sono fan di questo film che hanno dodici anni,  ragazzi di trent’anni  che si chiamano Connor per il film e persone della mia età che mi dicono ‘è il film della mia vita’. D’altronde Highlander è un film sulla vita e sull’immortalità, difficile spiegare perché sia diventato un fenomeno sociale, credo però che la chiave sia il tema dell’immortalità a cui tutti in qualche modo aspiriamo”.