Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo che ha fatto la storia del calcio nella televisione commerciale, ha lasciato Mediaset dopo 35 anni di servizio.
Lo annuncia così su Twitter: “Non potendo farlo singolarmente, desidero ringraziare tutti quelli che oggi hanno voluto farmi gli auguri per il mio compleanno. Il 30/6, dopo 35 anni, finirà la mia storia lavorativa in Mediaset e,dal 1/7,sarò libero di iniziare nuove sfide. Oppure di dormire. Grazie ancora”.
Non potendo farlo singolarmente, desidero ringraziare tutti quelli che oggi hanno voluto farmi gli auguri per il mio compleanno. Il 30/6, dopo 35 anni, finirà la
mia storia lavorativa in Mediaset e,dal 1/7,sarò libero di iniziare nuove sfide. Oppure di dormire 😴 Grazie ancora🙏 pic.twitter.com/8DOZWefCrz— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) April 14, 2021
Pistocchi però non si è solo limitato ad annunciare il suo ritiro, ma ha anche rilasciato una dura intervista al Corriere della Sera, confermando l’ostracismo nei suoi confronti e le pressioni fatte all’epoca dalla dirigenza della Juventus per allontanarlo dalle trasmissioni che contano: “Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera. Certo è perlomeno strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente. E comunque mi meraviglia che un giornalista sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato”.
Maurizio Pistocchi non ha mai nascosto le storture del calcio italiano. La sua ricostruzione è quella di un sostanziale allontanamento frutto delle proteste della Juventus per i suoi commenti, come lui ha dichiarato:
“Nel 2013 Brachino disse a me e a Paolo Ziliani che Andrea Agnelli gli aveva chiesto di toglierlo dai programmi: non so se fosse una boutade, ma l’anno dopo, una mail della segreteria il 13 agosto mi comunicò che non avrei più partecipato ai programmi sulla Champions. Non è un mistero inoltre che Albanese, capo della comunicazione della Juventus, abbia più volte fatto pressioni per ottenere l’allontanamento di giornalisti “scomodi”. Una delle grandi anomalie del calcio italiano è che la Juventus è la squadra più importante del nostro campionato, ma è anche proprietà di un’azienda che investe in pubblicità oltre 100 milioni di euro su radio, tv e giornali. Con un investitore tanto importante è inevitabile che ci sia chi ne tiene conto.
La denuncia di Mediaset
Le parole di Pistocchi hanno suscitato un’immediata reazione di Mediaset. L’azienda di Cologno Monzese, attraverso un comunicato, definisce “gravi, false e diffamatorie“ le affermazioni del giornalista, smentendo l’esistenza di “presunte pressioni esterne e veti per ottenere il suo allontanamento”. Da qui la decisione di dare “mandato ai propri legali di tutelare la propria immagine nelle competenti sedi giudiziarie“.
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