Morgan è stato intervistato da Repubblica.it dove ha raccontato alcuni suoi pensieri sulla musica di oggi. Ecco un piccolo estratto: 

“Francesco Guccini ha ragione”. Morgan non ha molti dubbi ed è sostanzialmente d’accordo con il grande cantautore bolognese: la canzone italiana di oggi non è particolarmente interessante. “Oggi in Italia viviamo nel mezzo di una grande occasione perduta” sostiene Morgan, “ci sono due filoni fondamentali, il trap e l’indie, molto diversi l’uno dall’altro. Il trap è la musica della strada, che in realtà ha più coraggio, molti dei testi sono audaci, azzardati, ma si muovono nella direzione sbagliata perché sono volgari e violenti. Hanno la forza della trasgressione, nelle loro canzoni c’è la lotta e la lotta nella canzone ci sta perfettamente, anche Guccini ce la metteva. Ma questa lotta è tenuta a bada, controllata, manipolata, posseduta dal sistema. Il sistema controlla la rivoluzione ma la rivoluzione deve sfuggire al controllo, mentre invece i trapper sono catturati, sono ribelli in cattività”.

E l’indie?

“L’indie è il vuoto dei contenuti. In teoria i rappresentanti dell’indie potrebbero parlare, ne hanno la possibilità, ma sono borghesi che fingono di essere ribelli, radical chic, producono musica che non ha valore morale, contenuto, lotta, parlano solo di stronzate, raccontano le loro seratine e i loro amorini, cavolate della vita borghese media. Sono travestiti da ribelli ma quando vanno a casa fanno i conti con le famiglie che gli dicono con chi si devono sposare. E quindi abbiamo canzoni senza cantautori, canzoni esteticamente pregevoli in cui dentro si respira il vuoto della nostra società, canzoni inefficaci. Ecco, la canzone di oggi è fatta da leoni in gabbia o da leoni che dimenticando la loro natura si sono messi in giacca e cravatta”.