In una lunga intervista rilasciata a Giancarlo Dotto per “il Corriere dello Sport”, Giampiero Galeazzi commenta gli ultimi successi sportivi con uno sguardo a ciò che è stato nella sua carriera. Le sue parole nei confronti della Rai non sono molto lusinghiere:
“Mamma Rai ti dà e ti leva. Io sono stato fortunato perché a un certo punto ero come Baudo e Martellini messi insieme. Spettacolo e sport. Ho spinto troppo. Dovevo fermarmi prima e pensare un po’ alla carriera. M’hanno fatto veramente di tutto… m’hanno tolto il canottaggio due anni prima di andare in pensione. Un dispiacere enorme. Diceva Lello Bersani: tutto è permesso in Rai fuor che il successo. Ho pagato questo. Andavo tra la gente e sembravo l’apostolo. Sempre dritto come un treno, mai fregato niente ai detrattori”.
Galeazzi non si è risparmiato nemmeno nel commentare l’addio della Ferrari alla Rai, annunciato qualche giorno fa:
“Non ne sentirò molto la mancanza. Ci ho lavorato parecchio insieme. Ultimamente era molto migliorata. È sempre stata troppo invadente. Monopolizza lo spazio, ha prevaricato il suo ruolo. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo”.
Non poteva mancare un commento alle ultime Olimpiadi di Tokyo – dopo le 40 medaglie conquistate alle Olimpiadi, incluse quella dei 100m di atletica con Marcell Jacobs, un successo bissato anche dalla staffetta 4×100 con Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Marcell Jacobs e Filippo Tortu – e i complimenti al presidente del Coni, Giovanni Malagò:
“È un combattente, un uomo che non s’è mai tirato indietro. S’è messo sulle spalle tutto il mondo sportivo, contro i politici che non lo possono vedere. C’ha un culo grande così, ma se lo merita tutto”.
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