Guai giudiziari per Claudia Rivelli, star dei fotoromanzi anni Settanta e sorella di Ornella Muti. L’attrice, 71 anni, è stata arrestata dopo un’irruzione in casa delle forze di polizia romana che da mesi indagavano sull’arrivo di importanti quantitativi di Gbl, comunemente chiamata droga dello stupro. Davanti alla scoperta di 3 litri di sostanza trovati in casa della Rivelli, questa la giustificazione dell’attrice al giudice Valentini:
“Io la uso per pulire l’auto di mio figlio e per lucidare l’argenteria. Per me è una specie di acquaragia. Me l’ha fatto scoprire mia madre, che la utilizzava da vari anni: prima di morire aveva chiesto a mio figlio di ordinarla su internet, ma invece di un flacone ne sono arrivati due. Ha pagato lui, io non sono pratica”
Difesa dall’ex marito Paolo Leone, la sorella di Ornella Muti ha spiegato davanti ai magistrati che avrebbe spedito la sostanza al figlio che abita a Londra:
“Per me era un detergente come altri. Altrimenti una madre, sapendo che era droga, non l’avrebbe spedito al figlio. Una, infatti, la dovevo mandare a lui perché gli serviva in Inghilterra, l’altra arrivata a casa era un ordine che aveva fatto partire lui in aggiunta, perché il primo non lo consegnavano.”
Intanto proseguono le indagini della polizia che è risalita alla signora Rivelli dopo una segnalazione della Polaria di Fiumicino, che aveva rinvenuto tre flaconi con un litro di Gbl, spediti dall’estero all’interno di pacchi studiati ad hoc. Lo scorso mercoledì, mettendosi sulle tracce di un pacco ritenuto sospetto, sono finiti in un condominio di un noto quartiere residenziale romano, tra i più esclusivi della città, quello appunto della Rivelli. A febbraio è stata fissata la prima udienza del processo a suo carico.
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