Nino D’Angelo è stato intervistato dal Corriere.it dove ha raccontato alcuni aneddoti riguardo la sua carriera, ecco un estratto:
Nino D’Angelo sta nella cucina di casa. Oggi, ha i capelli corti bianchi, dice «mi piacciono. Ho 64 anni. Sono nonno oramai». Vive a Roma. Da Napoli, se n’era andato nell’86, dopo il primo Sanremo. «Un tradimento alla sua città», dicevano i detrattori, ma lui adesso spiega: «Me ne sono andato perché hanno sparato due volte contro casa mia».
Chi? Perché?
«Proprio la camorra, volevano i soldi».
Il pizzo?
«Vedevano il successo. Telefonavano, minacciavano. La seconda volta, hanno sparato dentro casa, il proiettile è entrato nella stanza dove mio figlio Vincenzo dormiva nel lettino. Siamo scappati in un giorno. Un peccato, perché devo tutto alla città, i napoletani mi adorano: piace che uno di loro ce l’ha fatta senza aiuti».
A Napoli, quest’anno, gli abitanti di San Pietro a Patierno, dove è nato, hanno fatto una colletta per commissionare al celebre Jorit un murales con la sua faccia.
«Mi è sembrata una cosa troppo grande. Mi sono chiesto: ma perché l’hanno fatto per me?».
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