La serie

Uscita nel 1992 e prodotta dalla Paloma Films & Reteitalia, si tratta di una versione live action basata sull’omonimo personaggio dei fumetti creato da Morris e René Goscinny, con Terence Hill protagonista. Quando fu trasmesso in televisione in Italia, Lucky Luke registrò buoni ascolti: la prima puntata totalizzò 6.800.000 spettatori, contro il film di Rai 1, Newman – Robot di famiglia, che ne fece meno della metà. Al cinema, il personaggio dei fumetti sarebbe tornato sotto forma di cartone animato e per altri due film dal vivo: Les Dalton (2004), inedito in Italia, e Lucky Luke (2009) con protagonista Jean Dujardin, da noi trasmesso direttamente su Rai 2 nel 2011.

La trama

Daisy Town è una tipica cittadina del Far West che può contare per la sua sicurezza sullo sceriffo Lucky Luke, del quale è innamorata Lotta Legs (Nancy Morgan), proprietaria del saloon. Lucky Luke e il suo fidato destriero Jolly Jumper vegliano sul villaggio affrontando gli indiani, i malviventi, e ponendo rimedio alle malefatte della banda dei “terribili”, ma poco svegli, fratelli Dalton.

La produzione

«Una mia amica – che conobbi perché andavo a lezione di latino da sua zia – ebbe questa idea: fare un adattamento in live action di Lucky Luke» racconta a Fumettologica Terence Hill. L’attore si convinse dopo un servizio fotografico a Parigi: «Non riuscivo ad assumere le posizione giusta per il cowboy quando un giornalista mi diede da guardare una striscia di Lucky Luke chiedendomi di imitarlo. Cominciai a pensare di potermi un giorno identificare con lui» disse in un’intervista a La Stampa.

«Tutti quanti mi scoraggiavano perché Morris e la vedova di Goscinny non avevano concesso i diritti a nessuno. Siccome l’idea e i fumetti mi piacevano molto andai a parlare con loro. Avevano paura che qualcuno tradisse lo spirito del fumetto ma adoravano Lo chiamavano Trinità, perché era un film pulito e per tutti, e mi affidarono il personaggio

«L’importante – mi dissero cedendomene i diritti – è di non cercare a tutti i costi di imitare per filo e per segno la carta stampata. E infatti il mio Luke è un incrocio tra me, tutti i miei personaggi passati e l’eroe del fumetto

«In Francia e Germania il film ebbe un grande successo» commenta Hill. «In Francia organizzarono una proiezione dedicata ai bambini a cui presenziò il Presidente della Repubblica e io arrivai a cavallo dentro il cinema. Fu un’epoca irripetibile.»

La tragedia

Una tragedia però avvenne in quel periodo. Gli episodi avrebbero dovuto essere 13, con la presenza, nel ruolo di Billy the kid, di Ross, figlio adottivo di Terence Hill. Dopo la sua morte, avvenuta in un tragico incidente d’auto con il suo amico Kevin il 15 gennaio 1990, Terence entrò in un periodo di depressione. Il numero delle puntate venne ridotto a 8, oltre all’episodio pilota (92 minuti) girato alla fine del 1990 e uscito come film nelle sale cinematografiche nell’estate 1991.