Uno dei protagonisti dell’avanspettacolo italiano. Spalla dei più grandi comici italiani: da Totò a Macario a Walter Chiari e Paolo Villaggio. Commedie, musical ma anche serie tv, come il cult ‘Classe di Ferro’. E per finire, i tre film di Paolo Sorrentino. Questo era Aldo Ralli.
Gli inizi
Imparentato alla lontana con Giovanna Ralli, inizia il percorso nel teatro nel lontano 1954 come ballerino in operetta – genere che tornerà a frequentare trent’anni dopo interpretando Max nella Principessa della Czardas, per la regia di Gino Landi.
Pochi anni dopo il suo esordio come ballerino incomincia ad avere ruoli di presentatore e attore lavorando con compagnie di avanspettacolo e rivista tra le più qualificate, quali quelle di Beniamino Maggio, Erminio Macario e Carlo Dapporto. In seguito, pur conservando la passione per il teatro brillante si è cimentato anche in testi classici e contemporanei per poi arrivare sul grande schermo.
Il cinema
Ha preso parte come caratterista a numerose commedie popolari degli anni Settanta e Ottanta: numerose le interpretazioni nei film diretti da Mario Bianchi (L’infermiera di campagna, dove interpreta un sindaco democristiano contrapposto al comunista Aldo Sambrell, La dottoressa di campagna, Chiamate 6969: taxi per signora, Biancaneve & Co.), ma anche i piccoli ruoli sotto la regia di Bruno Corbucci in molte pellicole della saga di Nico Giraldi con Tomas Milian, come Delitto in Formula Uno, Delitto al ristorante cinese e Delitto a Porta Romana, dove in quest’ultimo caso interpreta l’assassino.
Sempre diretto da Bruno Corbucci, appare in La casa stregata (1982) e Rimini Rimini – Un anno dopo (1988), mentre è diretto dal fratello di questi Sergio in Roba da ricchi(1987) e da Mariano Laurenti in Pazzo d’amore e Vacanze sulla neve, entrambi girati nel 1999.
Per la televisione, lo si ricorda invece nel ruolo del capitano Cavicchi nelle due stagioni di Classe di ferro (1989 e 1991) e del vice questore Lattanzi in Quelli della speciale(1993), entrambe in onda su Italia 1.
Gli ultimi anni
Ralli negli ultimi anni partecipò a ben tre film di Sorrentino: “il Divo”, “La grande Bellezza” e “Youth”. Che furono in ordine proprio le sue ultime apparizioni. Morì infatti a Roma il 6 marzo 2016, all’età di 80 anni.
Aldo era una “spalla”, apparteneva cioè a quella categoria di caratteristi la cui arte affonda le radici nell’avanspettacolo e consisteva nel porgere ad arte le battute ai comici per dar vita ad indimenticabili duetti. Ralli non era diventato un protagonista ma, come aveva detto in una intervista prima della scomparsa, la cosa non gli interessava: si considerava fortunato semplicemente perché aveva potuto fare il lavoro che gli piaceva.
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