Arrivava nella sale nel 1991 “Cape Fear” il film di Martin Scorsese con protagonisti Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange e Juliette Lewis, remake de «Il promontorio della paura» di J. Lee Thompson (1962). La pellicola racconta la storia del violento Max Cady (interpretato da De Niro) che, uscito di prigione dopo 14 anni trascorsi in cella, si mette sulle tracce dell’avvocato Sam Bowden (Nick Nolte) che lo aveva difeso durante il processo: grida vendetta perché, secondo lui, non aveva fatto tutto quello che poteva per scagionarlo e inizia a dare il tormento a lui e alla sua famiglia, composta da sua moglie Leigh (Lange) e da sua figlia Danielle (Lewis). «Cape Fear» è un remake de «Il promontorio della paura» di J. Lee Thompson (1962), con Martin Balsam, Gregory Peck e Robert Mitchum che tornano anche nel film del 1991 in piccoli ruoli.
Tra le protagoniste troviamo Juliette Lewis che sarebbe diventata successivamente una delle attrici più promettenti di Hollywood. Ecco la sua storia dopo il film:
IL SUCCESSO E I PRIMI SEGNI DEL DECLINO
C’ era stato un periodo a Hollywood in cui sembrava che niente si sarebbe girato senza Juliette Lewis dopo la sua interpretazione in Cape Fear. I fatti hanno confermato le previsioni: nell’ arco di pochi anni lei, talentuosa, disinibita e ribelle, intepretò “Mariti e mogli” di Woody Allen, il cult “Strange Days” di Kathryn Bigelow e “Natural born killers” di Oliver Stone, accanto a Woody Harrelson. Dopo questi film ricchi di incasso partecipò a “Evening star“, il seguito di “Voglia di tenerezza“, accanto a Shirley MacLaine.
Poi nel 1996, all’ improvviso sparì dal firmamento del cinema. Neanche più un film, non un’ apparizione televisiva, nemmeno i soliti pettegolezzi sui tabloid, lei che con la sua relazione con Brad Pitt, finita nel 1994 (avevano recitato insieme in California) era diventato un sogno proibito per molti.
Dopo il successo con Buon Compleanno Mr Grape dove recita al fianco di Leonardo DiCaprio e Johnny Depp per tre anni scompare. Nessuno sapeva piu niente di lei: agli addetti ai lavori risultava vagamente che l’attrice avesse dei problemi con la droga (senza sapere quale), problemi che erano apparsi evidenti sul set di “Evening Star”, tenuti comunque segreti. Lei stessa nel 2010 raccontò in un’intervista di essere stata arrestata per essersi introdotta minorenne in un club e sopratutto di aver passato un lungo periodo di riabilitazione dalla droga, a causa della dipendenza da cocaina e farmaci da prescrizione per diversi anni. Inoltre affermò di aver completato il programma Narconon all’interno della Chiesa di Scientology.
“Droghe e alcol, non mi sono risparmiata niente, il rock mi ha salvato la vita, covavo questa passione da sempre, ma solo a trent’anni ho trovato il coraggio di crederci. Da attrice mi sono reinventata cantante”
LA CARRIERA MUSICALE
È stata alla guida del gruppo Juliette and the Licks per sei anni, con i quali ha pubblicato un EP e due album. Subito dopo lo scioglimento dei Licks, nel 2009, ha formato una nuova band, Juliette and the New Romantiques, con la quale ha pubblicato l’album Terra Incognita. Tra le sue collaborazioni, si segnalano quella col gruppo big beat The Prodigy nella canzone Hot Ride, con gli Infidels, con i quali collabora nel brano presente nella colonna sonora de Il corvo 3 – Salvation, Bad Brother, e con Linda Perry. Nel 2011 ha cantato in due pezzi dell’album English Garden dei Quintorigo. Appare inoltre come cantante nell’uscita discografica dei Mando Diao MTV Unplugged Above and Beyond.
LA RINASCITA
Scorrendo il suo profilo Instagram da quasi un milione di follower, l’impressione è che sia una donna serena e pacificata: tanti scatti riferiti al suo passato familiare; qualche foto dedicata ai suoi ex amori; qualcuno alla sua carriera da rocker, ma soprattutto molti red carpet. L’ultimo film degno di nota che segna la sua rinascita è l’applaudito horror MA, nel 2019 al fianco del premio Oscar Octavia Spencer, che qui interpreta una donna solitaria con qualche mania ossessivo – compulsiva.
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