Ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”, Leopoldo Mastelloni, l’attore napoletano di nobili origini, ripercorre i suoi esordi, i periodi più felici ma anche quelli più bui, tra cui la famosa bestemmia in diretta tv che pronunciò il 22 gennaio 1984, durante il programma “Blitz” di Gianni Minà:
“Mi furono chiuse tutte le porte in faccia, anche del teatro”
Quel momento fu, dunque, un duro colpo per la sua carriera e nonostante sia stato assolto in terzo grado per la frase che all’epoca fece tanto scalpore, l’attore ricorda che in quel periodo l’unica ad aiutarlo fu Raffaella Carrà, che credette in lui quando nessun altro volle farlo:
“Raffaella disse: ‘Mi assumo io tutte le responsabilità. Mastelloni fa la trasmissione’. Sono entrato in scena, dovevo cantare dal vivo. Facciamo tutta la trasmissione come se niente fosse successo. Questo è stato uno schiaffo a tutti quelli che mi avevano discriminato”.
Mastelloni, poi, racconta del particolare rapporto che aveva con l’attrice Monica Vitti, che da poco ha compiuto 90 anni, di cui ricorda un particolare annedoto:
“Per me è sempre stato un mito. Era di una bellezza unica. Ad un festival a Firenze vado a ritirare uno dei miei primi premi, c’era tutto il cinema, e sento una voce famigliare che dice: ‘Io stasera mi faccio fotografare solo con Mastelloni’. Io non l’avevo mai conosciuta, mai incontrata. E lei disse: ‘Ti dispiace se questa sera facciamo solo le foto insieme0’. Io mi emozionai.”
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