In onda stasera su Rai Movie Francesco, il film del 1989 diretto da Liliana Cavani con protagonista Mickey Rourke. La regista italiana decise di riprendere, a distanza di oltre ventitré anni, la storia già raccontata nel film televisivo intitolato Francesco d’Assisi. Il film venne presentato in concorso al Festival di Cannes e si aggiudicò diversi premi italiani, tra cui un David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro per la Migliore Scenografia a Danilo Donati e un Nastro d’Argento per il Migliore attore non protagonista a Fabio Bussotti.

In un’intervista riportata da Sanfrancescopatronoditalia.it, la regista ha commentato così la decisione di affidare il ruolo a Rourke:

Il suo secondo Francesco, nel 1989, lo affidò a Mickey Rourke e anche questa scelta fu criticata: un attore troppo sexy, si disse…
«Mickey mi era piaciuto ne L’anno del dragone: chiesi di lui a Charlotte Rampling che me lo descrisse come un uomo eccezionale e, quando lo incontrai capii di aver trovato il mio Francesco. Anche se a volte non viene fuori, è una persona dolcissima, buona, generosa».

In un’altra dichiarazione rilasciata a IntervisteMadyur e riportata da Movieplayer, la Cavani raccontò di come l’attore fece piangere la troupe durante le riprese

Sono tutte invenzioni le storie su Mickey Rourke è un violento. Quando abbiamo girato Francesco, vent’anni fa, doveva fare una scena dove il santo si sente abbandonato da Dio: ha fatto venire le lacrime agli occhi a tutta la troupe. Poi mi ha spiegato che gli era venuto bene perché, mentre recitava, pensava a me“.

Pensava a me perché rifletteva su quello che gli avevo raccontato la sera prima, i problemi che ho sempre avuto con mio padre. Mickey è rimasto senza il suo da ragazzino: la madre lasciò il marito e si mise con un poliziotto. la sua è stata un’adolescenza difficile . Perciò si è sentito colpito personalmente dal mio dolore. Siamo stati molto vicini, e negli anni ci siamo rivisti, a volta anche con Carrè Otis. Dicevano che ha un carattere difficile, aggressivo… non è vero niente, è un uomo dolcissimo. Diventa cattivo solo se qualcuno fa del male a chi ama: allora ti deve difendere“. 

Nel 1989 la regista scelse Mickey Rourke, reduce del successo di Nove settimane e mezzo, per affidargli il leggendario ruolo di Francesco D’assisi perché, a differenza degli interpreti che si erano precedentemente calati nei panni del santo, l’attore statunitense aveva un fisico incredibilmente atletico.