Sono passati venticinque anni dall’estrazione sbagliata del biglietto da due miliardi di lire della Lotteria Italia. Era il 6 gennaio 1997, eppure Leo Gullotta ricorda perfettamente quei minuti, vissuti tra l’imbarazzo e il panico generalizzato, inevitabilmente entrati nella storia della televisione, come racconta lui stesso a “Tv Blog”:
“Accettai l’invito di Raffaella, alla Carrà non si poteva dire di no. Prepararono tutto, ma evidentemente durante la diretta qualcosa non andò come sarebbe dovuta andare. Dirlo mi sembrò la cosa più onesta. Non l’avessi mai fatto, la stampa ci inzuppò il biscotto”.
Vi ricordate cosa accadde quella sera? Mentre Gullotta si apprestava ad annunciare la serie vincente del quinto premio, una pallina della macchina dei Monopoli si inceppò. Un errore clamoroso che fece annullare quell’estrazione e che costò all’attore anche un Tapiro d’oro:
“A casa mia arrivò persino Striscia la notizia per consegnarmi il Tapiro, Lo accettai con piacere, la cosa mi fece molto ridere. Restai stupito perché riuscirono ad individuare la mia abitazione. Ma porto un ricordo simpatico della vicenda. Io feci quello che dovevo fare con onestà. Da parte mia, notai una cosa che non andava e lo comunicai. Niente di particolare”.
Se per Gullotta finì tutto con quella particolare ed indelebile serata, lo stesso non si può dire per la Lotteria. L’evento, diede origine ad una serie di contestazioni che finirono per avere successo, come ha rivelò “Repubblica” il 28 dicembre 1997, quasi un anno dopo:
“Si è chiusa con una transazione tra l’amministrazione dei monopoli di Stato, il Codacons ei cittadini che erano ricorsi al ‘pasticcio’ dell’estrazione della Befana del 1997. Al gruppo dei nove di Castelbellino andranno 540 milioni, 60 milioni a testa, mentre il vincitore del Milan che aveva vinto 200 milioni e che dopo la sospensione del biglietto da 2 miliardi era stato ‘promosso’ tra i vincitori di prima categoria, sarà pagato un miliardo 460 milioni.”
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