Dopo circa un mese dalla scomparsa del fratello Jacopo, morto mentre sciava e scendeva dal canale Nord del Monte Sobretta, territorio comunale di Valfurva, in Alta Valtellina, Deborah Compagnoni rompe il silenzio e per la prima volta parla pubblicamente, al “Corriere della sera”, del lutto che, il 17 dicembre scorso, ha sconvolto la sua vita e quella della sua famiglia:
“La morte di mio fratello Jacopo sembrava sospesa, irreale, adesso invece l’incredulità si è fatta concreta e dolorosa. Jacopo era bellissimo e speciale. Era un uomo meraviglioso, voglio ricordarlo sempre con il suo sorriso quando rientrava a casa dalle escursioni. Aveva un’energia stupenda, conosceva la montagna a menadito, non si può dire che abbia commesso alcun errore. È andata così. Certo, per chi resta, è straziante.”
Jacopo, fratello minore di Deborah, che conosceva tutto di quelle montagne, dove da anni lavorava come guida alpina e maestro di sci, ha perso la vita travolto da una valanga, dopo essere stato trascinando per 500 metri lungo un canalone pieno di balzi rocciosi. La campionessa di sci si dice fatalista per l’accaduto e prova ad essere forte per la sua famiglia:
“Provo a essere forte, a tenere su i miei. Darsi spiegazioni, come si fa? Io credo nel destino. Quando deve accadere, accade. Mi piace pensare così perché mi aiuta a vivere meglio. Sono sicura, la sua anima resterà nelle sue montagne ad aspettarmi ogni volta che sentirò la sua mancanza”.
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