Le comiche 2 è un film italiano del 1991 diretto da Neri Parenti. Fa parte di una trilogia che vede protagonisti in coppia Paolo Villaggio e Renato Pozzetto insieme a da Le comiche e Le nuove comiche.
TRAMA
Il film si apre con un prologo cinematografico (ambientato all’interno di un cinema al quale assistono alcune persone) tratto da un vecchio film in cui si vedono Paolo e Renato alle prese con un treno che li sta per investire. Ad un certo punto i due escono dallo schermo, lasciando sbigottiti gli spettatori. Paolo e Renato sono due imbianchini che devono restaurare una chiesa. A causa, a detta loro, di una conferenza stampa e del consiglio d’amministrazione, arrivano in ritardo, proprio nel momento in cui il parroco sta celebrando un matrimonio tra due giovani sposi (i quali appariranno anche nelle successive scene): Mario, un uomo quasi calvo che indossa un parrucchino, e Domitilla, una giovane donna affetta da tic nervosi. A causa del fastidioso rumore provocato dalla ruota del carretto in attrito con la forca, Paolo la ricopre di olio ma va ad imbrattare per sbaglio anche il vestito della sposa; improvvisamente il microfono del parroco viene scagliato nel confessionale, dove vengono amplificate frasi scioccanti.
L’AMICIZIA TRA POZZETTO E VILLAGGIO
Uno dei punti cardini della trilogia è stata l’amicizia tra Pozzetto e Villaggio. In più di un’occasione il comico milanese si è espresso positivamente sul loro rapporto. Ecco un pezzo di intervista rilasciata a Riviera Oggi nel 2015.
“E’ stato l’unico che ho frequentato successivamente, ogni tanto lo sento. Non sono amico di nessuno di quelli con cui ho lavorato, lo sono logicamente di Cochi, siamo rimasti amici tutta la vita e ancora oggi ci frequentiamo. Con tutti gli altri ho lavorato bene, abbiamo fatto dei film fortunati, che poi è il traguardo che si cerca di raggiungere in questi casi. L’amicizia la coltivi privatamente, sul set non sei amico, sei un collega. Noi dobbiamo portare a casa un bel prodotto, quella è la scommessa. Al di là delle simpatie o delle antipatie. I produttori pesano i risultati con gli incassi, se non ci sono per loro il film è stato negativo, non ti chiamano più e finisce la tua carriera”.
Ecco invece un altro estratto preso da Il Resto del Carlino:
“Paolo Villaggio. Un amico vero, uno dei pochi. Mi invitata nella sua casa a Bonifacio, in Corsica: andavamo in barca insieme. E Tonino Guerra, il poeta amico di Fellini: mi portava a mangiare le tagliatelle a Sant’Arcangelo di Romagna”.
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