Janet Jackson racconta episodi inediti della sua vita, nel documentario “Janet”, che verrà diffuso a partire da lunedì 31 gennaio. Tra alcune rivelazioni che hanno fatto il giro dei media, anche quelle che riguardano il fratello di Janet, Michael Jackson:
“Michael mi bullizzava per il peso. Mi diceva scrofa, cavallo, maiale da macello, vacca. Poi ne ridevamo insieme, ma dentro mi faceva male. Quando c’è qualcuno che ti dice che sei troppo grassa, ti influenza”.
Janet Jackson ha spiegato che la sua difficoltà ad accettare il suo aspetto fisico, si è acuita quando è entrata a far parte del cast della serie televisiva Good Times:
“Quando ho iniziato a recitare in Good Times, hanno avuto inizio anche i miei problemi con il peso e il modo in cui giudicavo il mio aspetto. Il mio corpo si è sviluppato a un’età molto giovane e ho iniziato ad avere un seno più evidente, ma me lo fasciavano in modo da sembrare piatta”.
Nel documentario che racconta la sua vita, Janet ha ripreso anche il tema delle molestie di cui il cantante è stato accusato. Accuse che hanno avuto un’influenza diretta pure sulla sua carriera:
“Per me fu frustrante. Io e Michael avevamo due vite separate e nonostante fosse mio fratello, non aveva niente a che fare con me. Tuttavia volevo stare al suo fianco, sostenerlo come potevo.”
Janet Jackson stava per firmare un contratto con la Coca Cola, che tuttavia andò in fumo proprio per le accuse che pesavano su suo fratello:
“Quando quella storia è venuta fuori, Coca Cola ha detto: ‘No, grazie’. Sono stata ritenuta colpevole, solo perché associata a lui”.
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