Maledetto il giorno che t’ho incontrato è uno dei cult di Carlo Verdone, uscito nel 1992. È uno dei suoi film più riusciti, merito anche dell’alchimia perfetta con la coprotagonista Margherita Buy. Il film ha vinto 5 premi David di Donatello 

TRAMA

Bernardo, giornalista romano che vive e lavora a Milano, frequenta un analista perché, dopo essere stato lasciato dalla sua compagna Adriana, soffre di depressione e ipocondria. Contemporaneamente si appresta a terminare una biografia su Jimi Hendrix con la promessa di rivelazioni sulla reale natura della sua scomparsa. Durante le sue sedute conosce Camilla, attrice complessata e da tempo innamorata dell’analista, che, al pari di Bernardo, fa largo uso di antidepressivi ed ansiolitici. Tra loro nasce una profonda amicizia, che si trasformerà in amore quando i due, dopo un litigio, si ritroveranno casualmente in Inghilterra, dove lui si reca in cerca di notizie per la biografia di Hendrix e lei è in tournée per uno spettacolo teatrale.

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RICHARD BENSON

Nel film c’è un cameo del musicista e recensore musicale Richard Benson, scomparso recentemente, nel ruolo di sé stesso come conduttore della trasmissione Jukebox all’idrogeno. Alla fine del programma Benson si esibisce in un assolo alla chitarra sulla sigla finale. In uno dei suoi post su Facebook, Carlo Verdone ha ricordato il film spiegando il motivo per cui scelse il grande personaggio romano:

Come mai la scelta di Richard Benson per “Juke box all’idrogeno” ?

Chiamai Richard Benson nell’intervista a Bernardo Arbusti in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” perché mi aveva colpito come personaggio. Benson all’epoca conduceva un programma su un emittente romana non molto ricca e conosciuta, Tva 40. La telecamera era fissa su lui che consigliava album metal: e quando metteva il brano non partiva nessun video, ma solo il dettaglio del 33 giri solcato dalla puntina. Era veramente divertente e aveva una conoscenza del rock spaventosa. Quando pronunciava i nomi in inglese gli veniva fuori un inglese esagerato, al limite dell’ostentazione di chi vorrebbe far pensare che ha vissuto tanti anni in Gran Bretagna. Ma fu molto professionale e interpretò perfettamente il suo ruolo. Richard Benson è tuttora un vero personaggio, con le sue follie.