Il film

Parliamo del secondo capitolo della saga cinematografica, tratta dal romanzo omonimo di Michael Ende. Diretto da George Trumbull Miller, è interpretato da Jonathan Brandis, Kenny Morrison e Alexandra Johnes. Il film è seguito da La storia infinita 3.

La trama


Bastian, un bambino introverso e pauroso, orfano di madre ed incompreso dal padre, Barney, desideroso di avere consigli per diventare più coraggioso, si reca nella libreria del sig. Koreander: qui sente la voce, fuoriuscita dal volume “La Storia Infinita”, dell’infanta Imperatrice che chiede il suo aiuto per salvare il regno di Fantasia, in grave pericolo di venir distrutto dal nulla. Rimessosi a leggere, e rientrato nella vicenda, il bambino si ritrova al collo il potente amuleto Auryn, e giunge alla Città d’Argento, dove apprende che la piccola Imperatrice è prigioniera nella Torre d’Avorio, mentre nel nero castello delle Cinque Dita regna la perfida e bellissima Xayide, regina del Nulla, prossima ad impadronirsi di Fantasia, e a distruggere così i sogni e la fantasia del genere umano. Xayide si serve di mostruosi giganti per combattere, ed è aiutata dallo scienziato Trefacce e dall’uccello Rapidino. Quest’ultimo, fingendosi amico di Bastian, lo spinge a formulare molti desideri, subito esauditi da Auryn, ma gli nasconde che per ogni desiderio esaudito, egli perde un ricordo, e perciò rischia di dimenticare anche il motivo per cui è venuto a Fantasia. Intanto Bastian ha ritrovato i suoi alleati: il prode giovinetto guerriero Atreyu e il buon drago volante Falkor. Xayide, visti sconfitti da loro i suoi giganti, si finge amica dei due ragazzi, e disposta a guidarli dall’imperatrice. Atreyu diffida, ma Bastian si lascia convincere dall’ammaliatrice che Atreyu lo tradisca e si batte contro di lui.

Il commento


Su Rotten Tomatoes il film ha un punteggio del 14% basato su 7 recensioni; la valutazione media della critica è 3,7/10.

Il primo storico film, nonostante il taglio drastico dal libro, rimane un cult. Questo secondo capitolo invece sebbene in maniera abbastanza svogliata riprende qualche altra cosa dal libro, cosa sicuramente apprezzabile. Certi panorami a mezza via tra l’irrealtà e il disegno animato sono abbastanza suggestivi, ma il racconto è spesso macchinoso.

Ad eccezione di Atreyu gli altri personaggi di Fantàsia, che avevano un ruolo ben preciso, risultano semplici comparse. Dei nuovi cattivi si salva soltanto Rapidino, gli altri danno veramente poco. Il film possiamo ritenerlo quindi godibile ma i passi indietro rispetto al passato sono davvero troppi. Non bastano infatti i toni cupi, la fotografia fredda e le diaboliche affabulazioni della Regina Xayide per nascondere i castelli di cartapesta attorno a cui ruota la nuova (dis)avventura di Bastian.

Segnaliamo che in Italia il Dizionario dei Film di Morandini commenta “Tedio, con scene e costumi da megashow del sabato sera”, mentre Pino Farinotti, che valuta il film con due stelle su cinque, lo critica come “Ricco di effetti speciali, ma povero di idee”.

Noi lo consideriamo un film lontano dal primo, ma non riusciamo a definirlo veramente brutto per un semplice motivo: abbiamo visto La storia infinita 3.