Ballo, il bassista di Cremonini, ex Lunapop, che di recente è stato sul palco di Sanremo per un’emozionante mix dei suoi successi, è stato intervistato dal Corriere.it dove ha raccontato i suoi progetti e anche come andò a finire con il suo ex gruppo. Ecco un estratto:
I Lùnapop si sciolsero nel 2002 e lei seguì Cremonini nella carriera da solista. A Sanremo, però, non siete più tornati.
«Cesare è un cantautore, istrionico e tutto fare. Le sue canzoni sono figlie di una sorta di intervento a cuore aperto. Se lo vai a punzecchiare sui contenuti, la ferita ci mette più tempo a rimarginarsi».
I fan si domandano ancora il perché dello scioglimento dei Lùnapop.
«Eravamo senza struttura, ed è questo il motivo per cui il castello di sabbia è crollato. Per dire, io ero bassista ma anche addetto alla mail. Ero l’unico ad avere un computer, e così rispondevo a tutti i messaggi che arrivavano. Il problema è sorto su questioni gestionali, ma a livello artistico andavamo d’accordo. Cesare sempre al centro, io che mi ritagliavo uno spazio perché facevo casino, e andava bene così. Mai entrati in conflitto per questioni di visibilità».
Vi siete più rivisti con Alessandro De Simone, Gabriele Gallassi e Michele Giuliani?
«Mai più sentiti, né incontrati. Purtroppo finì male».
Cosa sarebbe successo se i Lùnapop avessero avuto vita più lunga?
«Ogni tanto ci penso. Credo che il repertorio sarebbe rimasto all’incirca lo stesso di adesso, ma sotto forma di gruppo».
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