Umberto Tozzi compirà 70 anni a breve e per l’occasione è stato intervistato da Corriere.it. Ecco un breve estratto:
Cantare quando cominciò piacerle?
«Ho iniziato a capire che la mia voce dava emozioni solo una ventina d’anni fa e, da allora, me la sono goduta».
Eppure, spopolava.
«Soprattutto all’estero. Ho fatto tournée ovunque nel mondo, eccetto in Oriente: sono stato in aereo più io che un pilota di Alitalia. E ho vissuto l’emozione di vedere grandi artisti cantare i miei brani, come Laura Branigan con la cover di Gloria. E cantare Ti amo con Anastasia mi ha fatto quasi piangere».
Solo «quasi»?
«Pensi che quando nell’82 vinsi il Golden Globe, manco volevo andare a ritirarlo. Mi commuovono di più altre cose: l’amore, il mio cane…».
Del Sanremo vinto nell’87 con Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e «Si può dare di più» che ricorda?
«Che fu splendido perché c’era un rapporto strettissimo: eravamo insieme nella Nazionale cantanti. Mogol e poi Morandi facevano giocare solo quelli che vendevano di più anche se a pallone erano schiappe, ma io sono stato capocannoniere per 12 anni».
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