Gianluca Grignani compie oggi 50 anni: per l’occasione è stato intervistato da Rolling Stones dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e i suoi progetti futuri. Ecco un estratto:
Hai mai pensato di essere il leader di una band, invece di un cantante?
Io mi sento il leader di una band, è sempre stato il mio sogno. Ne anche avuta una agli inizi, poi non mi hanno seguito e se ne stanno pentendo. Però nel disco nuovo ci sono un paio di brani strumentali e ho in mente un nome per quelli con cui ho suonato questi pezzi: probabilmente sarà Octopus Three in omaggio alla canzone dei Beatles Octopus’s Garden.
Spesso hai parlato di essere stato tradito dalle persone che ti circondavano. È ancora così?
Sono stato tradito tantissimo. Uscirà un libro dove racconto tutto e vorrei che dopo le persone che mi hanno tradito trovassero il coraggio di venirmi a parlare di persona. Con il libro capirai tutto, quanto forti e violenti sono stati i tradimenti. Ma non ho rancore. Semplicemente posso dire che sono stato una persona troppo buona e alcuni ne hanno approfittato.
Torneresti a Sanremo?
Farei anche lo Zecchino D’Oro, basta che mi senta a mio agio. Quest’anno all’Ariston è stato così, e guarda che accoglienza che ho avuto! È stato super, forse anche perché ero ospite e non in gara.
Ma il bagno di folla che ti sei fatto in platea all’Ariston è stato improvvisato?
Ho visto una signora che si sbracciava e ho detto a Irama «andiamo?». Ho pensato a Fiorello che lo fa sempre, a Benigni che era entrato col cavallo bianco. E poi Irama ha deciso di andare. Ho sentito un sacco di calore dalla gente e ho pensato che la mia famiglia oltre ai miei figli sono le persone.
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