Terzo film da regista di Carlo Verdone, Borotalco, uscito nel 1982, fu il titolo che contribuì a dare lo slancio decisivo alla sua carriera. Una commedia amatissima, che ci offre un quadro reale della situazione sociale e sentimentale di quell’epoca, piena di incertezze e voglia di evasione. Il regista è anche il protagonista del film, assieme ad Eleonora Giorgi.
Trama
Sergio Benvenuti (Carlo Verdone), giovanotto mite ed imbranato, conduce una vita monotona e squallida: stressato dal lavoro di venditore porta a porta di enciclopedie musicali, pressato dalla sua fidanzata Rossella (Roberta Manfredi) e dal truce suocero Augusto (Mario Brega) che lo vorrebbe vedere sposato con la figlia ed impiegato nella sua norcineria, costretto a dividere una stanza in un convitto con lo strano ballerino campano Marcello (Christian De Sica). Nadia (Eleonora Giorgi), bellissima e bravissima collega, è una fan accesa di Lucio Dalla. Sergio, che vorrebbe imparare da lei, combina telefonicamente con lei un appuntamento in casa di un cliente, il carismatico uomo di mondo, “architetto” Manuel Fantoni (Angelo Infanti).
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Come nacque il titolo “Borotalco” e la minaccia di causa
Carlo Verdone ha più volte spiegato l’origine del titolo del film, a corredo di un simpatico aneddoto che coinvolse la Manetti & Roberts, celebre produttrice di articoli per la cura e l’igiene personale. Ecco le sue parole, tratte da un suo post Facebook:
Il titolo ” Borotalco” mi venne una mattina di getto, dopo mesi che non si riusciva a trovarlo. Fu una bella intuizione. Perché quel film aveva qualcosa tra la favola e la commedia leggera, dal tratto gentile. Una nuvola profumata, che si dissolve candidamente, un po’ come la storia di Sergio e Nadia. La Manetti & Roberts ci stava facendo causa perché il marchio Borotalco è loro. Il talco è una cosa, ma il borotalco è una loro invenzione, e questo non lo sapevo. Ci fu bisogno dell’intervento di Mario Cecchi Gori con i dirigenti per non far bloccare il film. Poi quando videro che il film stava avendo un successo enorme, ci dissero che lo potevamo usare gratuitamente anche per un sequel!
Una storia raccontata anche durante la Festa del Cinema di Roma nel 2017 per i 35 anni di “Borotalco”, come potete ascoltare qua:
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