Senza esclusioni di colpi (Bloodsport il titolo inglese) è il film che lanciò Jean-Claude Van Damme facendolo conoscere al mondo intero. Uscito nel 1988 per la regia di Newt Arnold, il film si rivelò un inaspettato successo al botteghino, incassando 65 milioni di dollari a fronte di un budget di produzione di appena 2 milioni. Alla base della trama ci sarebbe una storia vera, quella dell’artista marziale Frank Dux, anche se, in seguito ad alcune ricerche, la veridicità di questi fatti venne messa molto in dubbio, fino ad essere definitivamente ritenuta falsa.
Trama
Il pilota militare Frank William Dux partecipa, malgrado il veto dei propri superiori, al Kumitè, una competizione violenta e rischiosa che si tiene in gran segreto nei bassifondi di Hong Kong, dove tutto è consentito e a volte i combattenti muoiono sul ring (cosa tuttavia che non viene incoraggiata da chi lo organizza, ritenendolo invece un deplorevole atto). Dovrà affrontare lottatori esperti nelle varie arti marziali e soprattutto Chong Li, un lottatore spietato che ha molte vittime al proprio attivo. Frank vuole partecipare in onore del suo maestro di gioventù, Tanaka, gravemente malato, il cui figlio nonché suo amico è morto proprio in un combattimento di quella competizione. Durante la competizione Frank fa amicizia con Ray Jackson, un più corpulento e burbero lottatore americano. Ray, ai quarti di finale, viene quasi ucciso da Chong Li, ma nella finale Frank vendica il suo amico ferito sconfiggendo il rivale e diventando il primo occidentale a trionfare al torneo. Dopo aver salutato Ray, che si rimetterà del tutto, Frank torna negli Stati Uniti.
Un Van Damme in cerca di lavoro
Jean-Claude Van Damme si trasferì dal Belgio a Los Angeles all’inizio degli anni ’80, quando era poco più che un ventenne. Il suo più grande sogno era quello di diventare una star di film d’azione, sfruttando il suo talento per le arti marziali. Arrivato in America, le cose non furono semplici: si mise a svolgere una serie di lavori temporanei e umili, tra cui l’operaio in una fabbrica di tappeti, il pizzaiolo e l’autista, arrancando qualche spiccio come poteva.
A Los Angeles riesce ad accaparrarsi qualche piccola parte in diversi film, tra cui Monaco Forever, Rombo di tuono e Breakdance, mentre nel 1985 gli viene affidato il ruolo dell’antagonista principale nel film Kickboxers – Vendetta personale.
Nell’estate del 1986, Van Damme decide di fare il salto di qualità: in cerca di una parte in un film, si presenta agli uffici della “Cannon Films”, la casa produttrice di Menahem Golan, dopo averlo incontrato in un ristorante e avergli mostrato la propria bravura esibendosi nelle sue tecniche migliori. Come racconta Van Damme stesso, all’epoca “viveva per strada, dormivo in macchina, nei garage, talvolta rubavo anche il cibo, non avevo molti soldi. Ero affamato di film”. In pratica implorò il dirigente di assegnargli qualsiasi ruolo e così gli venne proposto Senza esclusione di colpi, per un contratto di 25 mila dollari.
Potete ascoltare il suo racconto nei video qua di seguito:
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