Thriller
È inutile stare qui e spiegarvi cosa è stato e cosa è tutt’ora la famosa canzone di Michael Jackson. Entrato di diritto nella storia della musica, anche grazie alla regia di John Landis e alla voce off di Vincent Price, il brano è diventato iconico soprattutto attraverso il videoclip, con i suoi costumi, coreografie e scenografie. Praticamente un cortometraggio. Il singolo, oltre ad essere uno dei più famosi e di maggior successo di Jackson, è anche uno dei brani più venduti e scaricati dell’album, soprattutto nel periodo di Halloween.
Golimaar
Senza specificarne la provenienza, senza contestualizzarlo, (ormai) tanti anni fa su YouTube venne caricata la parodia indiana del famoso videoclip. Protagonisti un indiano con un bel baffo e giacca rossa alla Michael Jackson, la fanciulla in pericolo, zombie non truccati bensì mascherati, e coreografia lontanamente simile a quella originale. A livello musicale il brano riprende la linea di basso storica, eseguendola più velocemente per poi cambiare tutto a livello melodico. Questa è la parodia di Thriller Bollywoodiana. Così almeno è rimasto scritto nella mia testa. Ora però ho deciso di andare oltre risalendo all’origine, alla fonte della clip. È il momento di avere risposte.
Il film
Con qualche difficoltà sono riuscito a tracciare un percorso a ritroso per potervi dare i dettagli necessari affinché possiate contestualizzare questa benedetta parodia di Thriller.
La scena non è altro che uno spezzone del film Donga, che in lingua Telugu (parlata nell’India centro-meridionale) significa “ladro”. Uscito nel 1985 (3 anni dopo Thriller), questa opera indiana non è altro che un film d’azione, con protagonista Chiranjeevi: un attore indiano che oltre ad aver fatto un sacco di film in patria, è stato anche Ministro del turismo dell’India.
Tornando a noi, il film fu un successo commerciale pazzesco. Racconta di una specie di Robin Hood, un ragazzo che fa il ladro per donare successivamente ai poveri. Poi c’è il tema della vendetta, dell’amore impossibile per questioni sociali, scene di ballo, corse con le moto, e tante scazzottate. Siamo negli anni ’80 in India: ovviamente ridimensionate quello che state pensando. Le scene di lotta, oltre che ad essere coreografate male, sono molto esagerate. Più simili alle pizze di Bud Spencer che a quelle di Bruce Lee. Si ma questa scena della parodia?
Golimaar Song
Ed eccoci qui. La scena della parodia di Thriller, di cui non avevamo la carta d’identità, ora sappiamo collocarla nello spazio e nel tempo. Fa parte di questo film e comincia intorno 21esimo minuto su ben due ore e venticinque. Dopo che il nostro Chiranjeevi ha salvato (rigorosamente a suon di cazzotti) la bella protagonista dalle grinfie dei brutti ceffi, giunge il momento della corte. La ragazza non si fila tanto il nostro Robin Hood indiano e se ne va da sola. Nel bosco. Di notte.
A questo punto all’improvviso, tra venti, fulmini e urla, la nostra ragazza si trova circondata da questi zombie poco credibili. In pompa magna arriva Chiranjeevi a proteggerla fino a quando non viene circondato anche lui. Prima di continuare, vi ribeccate la clip ma in alta qualità:
Dopo il ballo
Lei dopo il balletto scappa via e sviene poco lontano. Arriva il protagonista a risvegliarla spiegandogli che è stato tutto un sogno. A questo puto se la carica in moto e se ne vanno via. Prima di partire però, il nostro Chiranjeevi si gira e saluta gli zombie nella foresta, gli stessi zombie di prima che adesso si tolgono le maschere e lo salutano, facendoti mettere incredibilmente in dubbio tutta la veridicità della scena incriminata.
Questo è quanto. Nessun’altra riferimento ne alla scena ne a Michael Jackson. In conclusione quindi, lo definirei un piccolo omaggio al Re del pop all’interno di questo film indiano, che nel suo piccolo però grazie ad internet è diventato famoso più del film stesso arrivando in molte case sparse per l’intero pianeta da più di dieci anni a questa parte.
Te credo poi che hanno fatto Ministro del turismo il buon vecchio Chiranjeevi.
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