In una lunga intervista rilasciata al “Corriere della sera”, Enrica Bonaccorti è tornata a parlare della truffa del Cruciverbone, uno dei più grandi scandali della storia della televisione italiana. Era il 1991 e la Bonaccorti era alla conduzione di Non è la rai. Durante il gioco, una spettatrice, la signora Maria Grazia, dopo aver risposto alle quattro domande precedenti, come quinta opzione scelse il 96 orizzontale. La conduttrice colta di sorpresa, giudicò strana e difficile la scelta in quanto nessuna lettera della parola nascosta era stata ancora rivelata, ma fu proprio a questo punto che la concorrente, scambiando l’affermazione della conduttrice per la domanda, pronunciò la parola “Eternit”, guarda caso corrispondente alla risposta contenuta nelle caselle precedentemente scelte.
La reazione della conduttrice fu particolare e molto diretta: “Toglietemi tutte le musiche di suspense, qui ci vuole una mitragliatrice, altro che suspense. Io non ti ho fatto nessuna domanda e tu mi hai detto la risposta. Qui non c’è altra spiegazione, non è altro che una truffa, un imbroglio”.
Dopo tanti anni la Bonaccorti si dice non pentita della scelta che fece in quel frangente, nonostante quella reazione ebbe delle ripercussioni sulla sua carriera:
“Quella vicenda non la pesarono come la pesai io. Anzi, avrebbero preferito che io stessi zitta. I dirigenti mi rimproverarono. Dopo lo scandalo me ne andai”.
La conduzione, a quel punto, passò ad Ambra e la Bonaccorti si dedicò ad altri progetti. Lo scandalo del Cruciverbone portò anche a un processo: la signora Maria Grazia si giustificò dicendo di essere sensitiva e di aver sognato la risposta esatta “Eternit” la notte precedente e fu assolta.
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