Stefano Tacconi, ricoverato all’ospedale di Alessandria dallo scorso 23 aprile dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale, è stato trasferito dalla Terapia Intensiva al reparto di Neurochirugia. Lo rende noto Andrea Barbanera, direttore della Neurochirugia dell’ospedale:
“Il paziente ha acquisito l’autonomia respiratoria e un buon stato di vigilanza. Questo ci permette di essere più ottimisti: sarà necessario gestire alcune problematiche nel reparto di Neurochirurgia, ma possiamo ipotizzare il trasferimento presso una struttura di riabilitazione tra un paio di settimane”
L’ex portiere della Juventus, 64 anni, era stato per giorni in condizioni gravissime. Da una decina di giorni, poi, piccoli progressi che hanno fatto ben sperare tutti, come ha scritto il figlio Andrea sui social. Le dimissioni dalla Terapia intensiva sono state rinviate due volte. Poi, oggi, il primogenito dell’ex portiere ha ragguagliato sulle condizioni di salute del padre, il quale sembra aver superato la fase più critica: “Dopo aver sconfitto un’altra febbre, probabilmente in giornata uscirà dalla terapia intensiva e verrà spostato in un nuovo reparto”.
In ospedale l’ex calciatore ha festeggiato anche il suo compleanno, il 13 maggio, con i figli e la moglie al suo fianco e, fuori dall’ospedale, gruppi di tifosi che spesso si alternano per fare il tifo per lui. Prima di questo decisivo annuncio, era stata Virginia, la figlia, a regalare un momento di speranza e serenità con una storia che mostrava le carezze che suo padre riusciva a farle con la mano, nel suo letto in terapia intensiva. Piccoli progressi che hanno alimentato una speranza, che mai ha abbandonato la moglie Laura, i figli e le persone a lui più care.
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