L’orsacchiotto più tenero del mondo forte del suo montgomery blu e il cappellino rosso torna con una nuova storia che farà sciogliere anche i più duri di cuore. Il primo film, uscito nel 2014, era riuscito a conquistarci, ma Paddington 2 va ancora più oltre, e riesce proprio a farci innamorare.
Nel secondo capitolo ritroviamo il nostro Paddington felicemente a suo agio e integrato nella famiglia Brown nel quartiere di Londra Windsor Garden. A caccia del regalo perfetto per il centenario di zia Lucy, il dolce e goffo orsetto trova un raro libro su Londra in un negozietto d’antiquariato e si impegna nel guadagnare qualche soldo per comprarlo. Il libro, però, sparisce misteriosamente e ciò caccerà Paddington in seri guai. Grazie alla sua simpatia e gentilezza e all’amore nei suoi confronti della famiglia Brown, tutti si metteranno sulle tracce dell’astuto ladro che, per qualche motivo, è stato attratto da quell’oggetto.
Hugh Grant e Brendan Gleeson sono i nomi di punta che si uniscono al già valido cast del primo film, formato da Hugh Bonneville, Sally Hawkins (che quest’anno ha ottime possibilità di vincere un Oscar grazie alla sua interpretazione nel film vincitore del Festival di Venezia The Shape of Water), Julie Walters, Jim Broadbent e Peter Capaldi.
Molto gradita la performance multi-personaggio di Hugh Grant, in una versione comica e teatrale da antagonista di rilievo, come lo era stata Nicole Kidman nel primo, anche se il personaggio di quest’ultima esce sconfitto dal confronto con quello di Grant.
Forse merito del lavoro di CGI con cui è creato questo simpatico orsetto amante della marmellata o l’efficacia della storia, degli ambienti e dei personaggi o la bontà del messaggio trasmesso che unisce grandi e piccini, questo film trasuda una dolcezza rara, non ravvisabile in altri film dello stesso target. Tutto funziona bene, guidato da un intrattenimento molto british che crea suspense col sorriso e ti fa immedesimare emotivamente.
Paul King, vogliamo subito il terzo!
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