Francesco Pannofino è stato tra gli ospiti della seconda giornata del Fara Film Festival, il concorso internazionale di cinema, arte e enogastronomia ideato da Riccardo Martini e diretto da Daniele Urciuolo in atto dal 20 al 24 luglio nel borgo di Fara in Sabina.
Non solo attore, ma anche doppiatore di professione, Pannofino ha raccontato così l’arte del doppiaggio:
Il doppiaggio è una grande tradizione italiana che viene dal dopoguerra, quando furono sdoganati i film americani. I grandi tecnici italiani di Cinecittà riuscirono a tramutare questa cosa del doppiaggio che si faceva in America con attori italo-americani. Portarono questa innovazione tecnologica del doppiaggio e in Italia ebbe subito successo. Gli attori si misero subito a disposizione e si creò questa tradizione bellissima che ancora regge. Molti dicono che siamo i più bravi del mondo.
L’italiano si mette a disposizione della faccia dell’attore, invece i tedeschi, i spagnoli, i francesi tendono a prevaricare, si scollano dalla faccia. Si doppia anche con gli occhi. Lo spettatore non si deve accorgere che il film è doppiato.
Alla domanda su quante volte gli fosse capitato di essere fermato per strada e aver ricevuto richieste di ricreare la voce di qualche personaggio, Pannofino racconta:
Per strada adesso non si usa più, ora me lo chiedono sui social. Mi arrivano ogni giorno delle richieste, tipo “Oggi è il mio compleanno, mi fai un saluto con la voce di Hagrid o quello di Spider-Man?”
Sul finale l’attore ha anche ricreato la voce del mitico Forrest Gump, potete ascoltare il video qua sotto:
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