Il film
Uscito nel 2000 e diretto da Roger Spottiswoode, il film di fantascienza vede come protagonista Arnold Schwarzenegger. Il titolo originale della pellicola è stato cambiato da “The Sith Day” a “The 6th Day” per evitare di essere confuso con The Sixth Sense – Il sesto senso.
La trama
In un futuro prossimo non precisato, la clonazione di animali e organi umani è diventata una consuetudine. La clonazione umana, tuttavia, è vietata dalle cosiddette leggi del “Sesto giorno”. Il miliardario Michael Drucker, proprietario della società di clonazione Replacement Technologies, assume il pilota privato Adam Gibson e il socio Hank Morgan per compiere un’escursione sugli sci. A causa dell’importanza di Drucker, i due piloti devono prima sottoporsi a esami del sangue e degli occhi per verificare la loro attitudine. Il giorno dell’arrivo di Drucker, Adam scopre che il suo cane, Oliver, è morto, e Hank si offre di far volare Drucker per consentire ad Adam di far clonare l’animale da parte della RePet. Dopo aver visitato un negozio “RePet”, non ne rimane convinto e acquista invece una bambola animatronica, una SimPal, di nome Cindy.
Adam torna a casa e scopre non solo che Oliver è già stato clonato, ma un presunto clone di se stesso è con la sua famiglia, insieme a un altro SimPal Cindy.
Il commento di Arnold
Su Film.it abbiamo trovato una vecchia intervista (2003) di Schwarzenegger, dove parla del tema della clonazione:
“Quando mia moglie ha letto la prima sceneggiatura mi ha detto: Se tuo figlio di dieci anni morisse stupidamente in un incidente dauto e i medici ti dicessero che con la clonazione potresti riaverlo indietro, cosa penseresti?. È una domanda che fa riflettere, tanto che l’abbiamo inserita nel film. La scienza va avanti! Quando mia nonna 30 anni fa morì per infarto, non c’era la possibilità di curarla, invece io, qualche anno fa, ho subito un intervento a cuore aperto e ora sono qui a parlarne con lei. Quello che voglio dire è che, prima di quanto crediamo, da qualche parte nel mondo, la clonazione umana sarà consentita. Allora possiamo solo sperare che sia controllata da persone di buon senso. Mi farei clonare, ovvio che mi piacerebbe vivere più vite, anche contemporaneamente. Alle volte penso che 24 ore non siano sufficienti, vorrei potermi sdoppiare in quattro, così potrei girare film, occuparmi della promozione, giocare con i miei figli e magari fare 18 buche in un campo da golf, tutto nello stesso giorno! Lavorare nelle scene dove mi sdoppiavo comunque è stato noioso perché in realtà parlavo al vento contro uno schermo verde, poi mi cambiavo d’abito e dovevo fare la stessa cosa rivolto dallaltra parte! Però ora che ci penso mi ha dato un’idea: devo chiedere al produttore come mai, se ho interpretato due ruoli in questo film, mi hanno pagato solo una volta!“
Commenti recenti