In una lunga intervista rilasciata a Rolling Stone Italia, Tiziano Ferro ha rivelato molti aspetti poco noti della sua vita da papà. “Nel 2019 ho iniziato un lungo percorso per avere Margherita e Andres, non è certo stata una passeggiata, non ti spiego per quale strada, ma la verità è che qualunque strada è faticosa”.
Tra le righe ha rivelato anche le sue paure e perplessità nei confronti di un paese, l’Italia, che non sembra volersi adeguare al mondo che cambia. I timori più grandi di Ferro riguardano una possibile regressione dei diritti civili che, ancora oggi non sono riconosciuti a tutti e si porta come esempio proprio la sua condizione:
Oggi, se voglio far entrare i miei figli in Italia, so che avrebbero diritto a metà del presidio genitoriale, anche se ci sono due persone che possono prendersi cura di loro. Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri.
Il cantante, poi, continua il suo discorso spiegando che proprio per questo latente riconoscimento di diritti che sarebbero normali e immediati, ha preso la decisione di non fare il passaporto italiano ai suoi bambini, soffermandosi su quanto questa condizione gli abbia procurato sofferenza:
Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce. Per questo non gli ho ancora fatto il passaporto italiano anche se ne hanno diritto, forse lo farò più avanti, o lo faranno loro. Tanto a farli entrare col passaporto italiano avrebbero solo svantaggi, mentre da americani son tranquillo, so che se vengo in tour Victor può prendersi cura di loro… È una cosa che può sembrare stupida, e invece mi fa soffrire da morire.
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