Dal 22 settembre sono approdate su Amazon Prime Video tutte le stagioni di Un medico in famiglia, una serie amatissima e che, a suo modo, ha cambiato un po’ la storia della televisione italiana a inizio anni 2000. Le vicende della famiglia Martini hanno appassionato milioni di telespettatori per ben 10 stagioni, uscite a cavallo tra il 1998 e il 2016.
Tra i protagonisti delle prime stagioni (considerate le migliori) c’era Giulio Scarpati, alias Lele Martini, il medico vedovo e padre di 3 figli (Annuccia, Ciccio e Maria) che si trasferisce da suo padre, a Poggio Fiorito, dividendosi tra i parenti e la ASL sperimentale in cui il lavora.
Intervistato da TV Sorrisi e Canzoni, Scarpati (che nella serie recitò ad intervalli, stagioni 1-2, 6-8 e 10) ha ricordato la sua esperienza in un Medico in famiglia, raccontando di come il personaggio di Lele Martini rimase talmente impresso nell’immaginario collettivo che la gente per strada finiva per chiedergli addirittura dei consigli medici.
«Quando mi succedeva suggerivo di farsi vedere da un medico vero. A volte però, dopo tanta insistenza, ho dato qualche consiglio, lo ammetto. Spero siano ancora tutti vivi (ride). Una volta, invece, un tizio mi ha chiesto la mano di mia figlia. Gli ho risposto che mia figlia aveva 2 anni, poi ho capito che si riferiva a Margot Sikabonyi, che interpretava Maria».
Alla domanda se sarebbe disposto a fare una nuova stagione adesso, l’attore risponde:
«Ogni tanto qualcuno ce lo chiede. È legittimo, visto il successo che abbiamo avuto, ma io penso che non sia il caso, non è più il momento giusto. Allora il racconto che stavamo facendo era una novità, una vera bomba: una famiglia al maschile con un padre vedovo che, nonostante il lavoro, riusciva a fare il papà a 360°, aiutato da un nonno anche lui vedovo».
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