Il film
Rocketman è uscito nel 2019 e diretto da Dexter Fletcher. La pellicola, vincitrice del premio Oscar per la miglior canzone, narra la vita di Elton John, interpretato da Taron Egerton, a partire dalla Royal Academy of Music fino ad arrivare agli anni ’80.
Il budget del film è stato di 40 milioni di dollari. La prima versione del film durava 158 minuti, da cui il regista, in accordo con la Paramount Pictures, ha tagliato personaggi e storie relative alla vita sentimentale di Elton John, incentrandosi sul percorso di riabilitazione da sostanze stupefacenti e sul successo ottenuto dal cantante.
La trama
Stati Uniti, 1983. Un Elton John depresso e stanco del suo continuo abuso di alcol e droghe, decide di recarsi in un centro di riabilitazione per confrontarsi e riuscire a star bene, iniziando così a parlare al gruppo della sua vita attraverso flashback. Siamo a Londra nella seconda metà degli anni cinquanta. Reginald Dwight è un ragazzo molto timido che vive con sua madre Sheila e sua nonna Ivy; il padre Stanley, un ufficiale dell’esercito britannico, spesso assente per via del suo lavoro, è poco attaccato alla sua famiglia. Il giovane Dwight non trascorre un’infanzia felice e successivamente viene turbato nel vedere sua madre che tradisce il marito con un altro uomo, portando la famiglia a disgregarsi completamente. Nel frattempo il ragazzo mostra un notevole talento nel suonare il pianoforte, inizialmente ad orecchio e poi con un maestro.
Con la fine degli anni cinquanta e l’inizio dei primi anni sessanta Reginald, col supporto di sua nonna, si iscrive alla Royal Academy of Music. Poco tempo dopo scopre e si appassiona al rock, iniziando a esibirsi in vari locali londinesi ed entrando anche in una band chiamata Bluesology. Giorni più tardi incontra un manager, che in quei giorni ospita una banda di cantanti afroamericani, specializzati in genere soul: è lì che Reginald Dwight, colpito dal carisma e dal modo di fare del solista, decide di cambiare il proprio nome in Elton John. Successivamente inizia a scrivere canzoni e prova a trovare successo con la casa discografica DJM Records di Dick James, sotto la direzione di Ray Williams. Nel 1964, in un bar poco vicino allo studio di registrazione, incontra Bernie Taupin, un giovane scrittore di testi: i due iniziano una collaborazione che li porterà in breve tempo a diventare due dei compositori più influenti di quel periodo, oltre a buoni amici. Nel frattempo l’omosessualità di Elton è sempre più conclamata, anche se questo deve ancora acquisirne consapevolezza….
L’apparizione di Freddie Mercury
Nel film avrebbe potuto avere luogo un cameo del Freddie Mercury di Rami Malek già visto in Bohemian Rhapsody. Sembra una di quelle leggende metropolitane nate in chissà quale forum e rimbalzate qua e là nella rete, ma invece è tutto vero: in un’epoca in cui il trend cinematografico per eccellenza sembra quello di costruire un universo narrativo esteso, a quanto pare anche per un breve lasso di tempo è potenzialmente esistito anche un Rockverse.
A quanto pare il regista di Rocketman, Dexter Fletcher, ci aveva seriamente pensato. Fletcher, d’altronde, con Bohemian Rhapsody aveva anche dovuto aver a che fare: il regista era infatti stato chiamato in extremis per concludere il film (non viene neanche accreditato) dopo l’abbandono all’ultimo secondo di Bryan Singer. Una volta prese in mano le redini del progetto sulla vita di Elton John, dunque, Fletcher ha realmente pensato di regalare qualche secondo sullo schermo anche al Freddie Mercury di Rami Malek. L’idea, però, è stata poi ritenuta inadeguata e quindi scartata.
“Ad un certo punto ho avuto quest’idea, per una scena in cui Elton era al ristorante con sua madre. Ho pensato che magari John Reid e Freddie Mercury potessero trovarsi ad un tavolo vicino e che i due si salutassero. Sarebbe stato fantastico, ma non è andata in porto. Sarebbe stato un po’ troppo scontato. Non voglio creare un universo cinematografico!” ha raccontato Fletcher.
Eppure, contro le aspettative del regista, alla scoperta di questa possibilità, il pubblico si è tendenzialmente mostrato dispiaciuto nel non veder concretizzato questo crossover insolito ed inatteso, proprio perché ambientato in un universo “realistico”. Soprattutto pensando al successo ottenuto da Bohemian Rhapsody in termini di riscontro di pubblico, critica e riconoscimenti (un’incetta di Oscar e Golden Globes). Il medesimo successo potrebbe spettare anche a Rocketman, che dopo il plauso ottenuto al Festival di Cannes, potrebbe trionfare ai prossimi Oscar.
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