Il film
Cast Away è un film statunitense del 2000 diretto da Robert Zemeckis. È la seconda collaborazione tra il regista e l’attore Tom Hanks dopo Forrest Gump (1994). Prodotto con un budget di 90 milioni di dollari, il film debuttò al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 28 milioni nel suo primo weekend. Divenne un successo finanziario, incassando 233.632.142 nei soli Stati Uniti e 196.000.000 all’estero, per un totale di 429.632.142 in tutto il mondo. Fu il secondo maggior successo dell’anno negli Stati Uniti dietro Il Grinch, e il terzo complessivo in tutto il mondo dopo Mission: Impossible II e Il gladiatore.
La trama
Chuck Noland è un dirigente operativo della FedEx. L’uomo vive a Memphis con la fidanzata Kelly. Un giorno un’urgenza di lavoro lo porta a recarsi in Malesia, in pieno periodo natalizio. Durante il viaggio, l’aereo della FedEx su cui viaggia precipita nell’Oceano Pacifico, ma Chuck riesce a salvarsi approdando su un’isola deserta, dove riesce a sopravvivere bevendo acqua di cocco, mangiando granchi e imparando ad accendere il fuoco con mezzi di fortuna. Tra i detriti dell’aereo caduto portati dal mare sull’isola c’è un pallone su cui, servendosi dell’impronta insanguinata della sua mano, disegna un volto e che chiama con il nome impresso della marca, “Wilson”, rendendolo il compagno con cui parlare e confidarsi per non impazzire. In breve tempo la solitudine diventa terribile da sopportare; il tempo trascorre inesorabile e nessuno sembra cercarlo, tanto che Chuck pensa addirittura al suicidio…
Tom Hanks
A causa del tipo di film, Tom Hanks stava spesso da solo. La maggior parte delle sue scene sono state girate in “isolamento” e la troupe ha scelto di girare le scene di Hanks senza dargli troppo preavviso. Secondo una recente intervista a Graham Bensinger, Hanks non aveva idea di quando la telecamera stesse girando.
“‘Be ‘, perché non importa’, disse Hanks. ‘Non ricordo nemmeno dove fosse posizionata la telecamera, era sempre posizionata da qualche parte perché quello che dovevo fare era legare insieme una zattera. Dovevo provare ad aprire una noce di cocco, dovevo – dovevo – dovevo accendere un fuoco. Entra ed esci dalla grotta. Eravamo solo io, l’obiettivo e quello che dovevo fare.” Riguardo Wilson:
‘Quando è nato Wilson, ho dialogato con lui, e sentivo la sua voce nella mia testa‘, ha detto Hanks. “Eravamo solo io e lui. Non c’erano fuori campo, giorni di pausa, posizionamenti particolari.” C’è da dire che per per aiutare Hanks ad interagire in modo più naturale con il pallone Wilson (unico compagno del protagonista sull’isola deserta) sono stati scritti appositamente alcuni dialoghi studiati in precedenza.
“Ho realizzato Cast Away perché volevo esaminare il concetto di quattro anni di disperazione e solitudine, in cui non si ha nessuno dei requisiti per vivere: cibo, acqua, riparo, fuoco e compagnia. Ma ci sono voluti sei anni per mettere insieme la squadra che avrebbe effettivamente approfondito questo concetto.” Ha spiegato l’attore americano.
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