Natale sul Nilo è stato il cinepanettone con il maggior incasso di sempre: uscito nel dicembre del 2002, il film di Neri Parenti si portò a casa la bellezza di 28.2 milioni di euro al botteghino, incrementando poi i suoi incassi anche con la successiva uscita in home video. Il film riunisce ancora una volta Massimo Boldi, Christian De Sica, Enzo Salvi, Biagio Izzo, i Fichi d’India, ai quali si aggiunsero diversi attori spagnoli, tra cui Mabel Lozano, Manu Fullola, Nuria de la Fuente. La sceneggiatura venne scritta da Neri Parenti con Fausto Brizzi, Marco Martani, Lorenzo De Luca e Andrea Margiotta.
Trama
Enrico Ombroni, generale dei carabinieri, porta la figlia quindicenne Lorella a passare le vacanze di Natale in Egitto nella speranza di distoglierla dal suo fermo proposito di diventare “letterina” e di sposare, quindi, un calciatore. Le sue vicende si intrecciano con quelle dell’avvocato Fabio Ciulla, partito per la crociera nel tentativo di riconquistare la moglie che, stanca dei suoi ripetuti tradimenti, si è rifugiata in Egitto dal figlio archeologo. A complicare le cose, sulla stessa nave viaggiano Max e Bruno, due turisti che entrano in possesso di due anelli dell’antico Egitto uno dei quali porta fortuna e l’altro sfortuna e che vanno rimessi dove si trovavano, pena gravissime conseguenze…
Il successo
Nel corso di un’intervista rilasciata lo scorso anno, Christian De Sica parlò così del suo coinvolgimento nei cinepanettoni e della macchina da guerra messa in moto da Aurelio De Laurentiis con la sua Filmauro:
”I cinepanettoni sbancavano ai botteghini. Natale sul Nilo ha incassato 45 milioni. De Laurentiis ci si è comprato il Napoli.
Per Vanzina mi sono schiacciato troppo sui cinepanettoni? Un po’ è vero; purtroppo in questo Paese quando interpreti una volta il cowboy, poi tutta la vita avrai quella maschera, e così con me; con Aurelio De Laurentiis firmavo contratti magari di cinque film, e di questi cinque solo tre dovevano essere ‘panettoni’”.
“Poi accadeva che finito il terzo, arrivava Aurelio accompagnato da un interrogativo retorico: ‘Perché vuoi girarne uno drammatico? Non incassiamo una lira’; e poi mi faceva un po’ terra bruciata con gli altri. Adesso giro meno cinepanettoni e sono arrivate offerte che non credevo, come Comedians di Salvatores o Virzì”.
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